Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 45 - ottobre 1993

,{)li~ Bt\NC() l.X_t Lll()SSO INTERVENTI DonPino:piccoloprete grandetestimone di Ennio Di Francesco a che cosa temevano loro, i boss, a Brancaccio da quel piccolo uomo dai M radi capelli argentati? Forse lo sguardo di innocenti certezze dei fanciulli dai pantaloni attoppati che fra mura scalcinate di parrocchia ascoltavano con le sue parole d'amore anche quelle di dignità, resistenza ed impegno contro la violenza mafiosa. O forse la nuova scintilla, irrancorita di sdegno e disprezzo, nello sguardo diverso anche se ancora impotente delle madri e spose, sottomesse e taciturne da sempre. Temevan tutto questo i boss che coi propri «picciotti» svelti di pistola e di mitra facevan tremare Brancaccio e dintorni? E lui, don Giuseppe Puglisi, piccolo sacerdote dalla voce tuonante inaspettata nell'esile petto, dall'oscuro pulpito di borgata non cessava di fustigare, pregare, spandere semi di nuova coscienza, di impegno e di lotta. Ed essi attecchivan pian piano, con facilità nei cuori fanciulli, a fatica in quelli più vecchi, rassegnati e pur forsevogliosidi speranza ed orgoglio. «Taci», l'avevan già minacciato! Ma lui, minuscolo e grande, sempre lì con la sua unica arma: il vangelo. Lui, il fragile prete che aveva accolto nel cuore l'anatema veemente che dalla valle agrigentina dei templi il bianco Pontefice, innovando la storia di chiesa, aveva gridato alla mafia nell'infuocata Sicilia. Quel grido che come spugna 58 cancellava ora ricordi grigi e lontani di porporati silenzi, colpevoli assenze. No, non ci sarebbe stato più posto per quei compiacenti prelati che non di rado in prima fila con patriarchi di mafia non avevan certo testimoniato la parola del Cristo. E di quel grido «divinamente rabbioso», lui umile parroco di borgata aveva fatto vangelo di riscatto e d'amore per la sua gente, a Brancaccio. Ma ecco nel nuovo buio degli ulivi lo sparo: la promessa dell'uomo (<d'onore». Il piccolo prete giace ora nella tonaca nera mentre un filo di sangue scende lento sui capelli ancora più bianchi alla vana carezza di luna. Hanno colpito alla schiena senza osare guardarlo nel viso. Forse temendo di incrociare un istante lo sguardo sicuro, misericordioso anche per loro; forse temendo di restare abbagliati da quel suo crocefisso brillante sul petto: han tirato alla nuca. Ma tu ora boss e Caino, anche se riuscissi a fuggire agli operatori di legge, sarai sempre sç,- lo e maledetto sino a pregare un giorno in ginocchio perdono e pietà. Lui sarà sempre con te, con la sua voce più forte. E da domani i ragazzi, le madri e le spose, uomini e donne ... chiunque entrerà nella povera chiesa dalla pareti sconnesse, a Brancaccio, vedrà sangue sul crocefisso in altare ed ascolterà ancora la voce di un apostolo d'oggi, Padre Giuseppe Puglisi.

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