Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 45 - ottobre 1993

D!LBIANCO W,,ILROSSO 1111 AA1!1;I Energienuove inedite perlademocrazicaompiuta resenterò alcune buone P ragioni per dare vita e voce a questo gruppo. Ragioni che motivano inoltre la mia adesione a quella di altri amici concordi su questa analisi. 1) aprire uno spazio politico nuovo per tutti coloro che non lo trovano più nei vecchi partiti o in quelli in via di restauro o nelle ambigue aree estreme o leghiste; 2) tentare una azione di bonifica della malacultura politica diffusa e consolidata dal passato regime; 3) testimoniare un modo nuovo di essere dei cristiani in politica. 1) Non si tratta di fondare un nuovo partitino bensì di inserirsi in un più ampio progetto politico teso ad aggregare forze sociali e culturali di diversa provenienza, ma concordi nell'obiettivo di costituire un polo politico aperto e progressista in dialettica con un polo moderato e conservatore. Ciò al fine di orientare la dinamica sociale del nostro paese verso la democrazia compiuta dell'alternanza. Non sarà obiettivo di facile e rapida realizzazione, ma certamente irrinunciabile. 2) Le conseguenze più distruttive della malapolitica che è esplosa con Tangentopoli, stanno a mio parere più che sul versante economico (e sono pesanti) su quello culturale e di comportamento. È stata diffusa e consolidata in tutti gli strati sociali la convinzione che la gestione del potere comporta arbitrio, violazione dei codici etici, ricerca del tornaconto personale. Il podi Guido De Guidi litico o comunque l'uomo di potere onesto viene additato come una rara eccezione. Scalfire questa mentalità riportando alla luce il concetto di bene comune e la concezione dell'esercizio del potere come servizio al bene comune, sarà impresa assai più ardua e lenta che risanare il bilancio dello Stato. 47 Questo gruppo nascente credo abbia le carte in regola e la volontà politica per avviare questa operazione di bonifica culturale. 3) Il gruppo si autodefinisce Cristiano Sociale sfidando l'ambigua esperienza passata dell'utilizzo dell'aggettivo cristiano applicato a una organizzazione politica. Tale scelta denota coraggio e senso di responsabilità. Coraggio in quanto assumendo questo titolo si intende fare riferimento al patrimonio etico-sociale proprio dell'esperienza cristiana senza ambiguità e cedimenti. Senso di responsabilità perché non si intende considerare tale patrimonio come immutabile e esclusivo déi credenti, ma da porre a confronto con altre esperienze e aperto al divenire-della storia. Le scelte politiche coerenti con i principi e i valori del cristianesimo non sono mai univoche e immutabili. L'autonomia delle realtà terrestri, rettamente intesa, e la libertà di coscienza sono i parametri dell'agire del cristiano nel sociale. L'unità dei credenti non si realizza nell'appartenenza ad un'unica aggregazione politica, ma attorno a valori e principi che possono trovare la loro incarnazione in opzioni concrete diverse. Con questa triplice connotazionedi: - pionieri di una novità politica - portatori di una diversa cultura del potere - testimoni di un nuovo modo di essere dei cristiani in politica dico a me stesso e a voi tutti: andiamo, cresciamo e moltiplichiamoci.

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