Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 45 - ottobre 1993

{).!J, BIANCO o.l., ILROSSO • n•~•a-m ;J Sindacalist«icristiani» e nuovadomandpaolitica L' adesione significativa di tanti sindacalisti al1a' ggregazione politica che oggi vogliamo far nascere, e la loro nutrila presenza qui, credo si spieghino con una forte domanda di politica di qualità diversa che emerge dalla stessa esperienza sindacale. Noi, forse più di altri, abbiamo vissuto e viviamo ogni giorni i limiti, l'instabilità, le latitanze della politica dei partiti e delle istituzioni di fronte ai problemi del mondo del lavoro e del Paese. Ogni volta che cerchiamo di affermare le ragioni della solidarietà ci troviamo di fronte ostacoli crescenti dentro conflitti di interesse che si fanno sempre più aspri e sempre più difficilmente mediabili. D'altro canto percepiamo in modo forte che il momento che stiamo vivendo è di particolare rilevanza per il futuro democratico e civile del nostro paese. L'avvento di nuovi assetti nel sistema politico istituzionale, attraverso un pr(?Cessodi scomposizione e ricomposizione delle forze e degli schieramenti politici indotto dalla spinta inarresstabile dei fatti, obbliga tutti, singole persone e soggetti collettivi, ad assumere comportamenti nuovi rispetto al passato, comportamenti informati alla logica del!'alternanza nel governo del Paese. Comportamenti tali da rendere più trasparente la dialettica politica e da favorire la costruzione di nuove aggregazioni attorno a due schieramendi Luigi Viviani ti, quello progressista e quello moderato, sui quali, sia pure con le varianti e le articolazioni che la storia e la realtà culturale e politica del nostro Paese determineranno, si giocherà la politica negli anni '90. Queste questioni rendono sempre più necessario e stringente il rapporto del sindacato con la politica e quindi con i soggetti e i luoghi dove più direttamente essa viene definita e praticata. L'autonomia, che rimane un valore fondante del sindacato, si traduce in forme più ricche e pregnanti rispetto al passato. In fondo questo è anche il senso non secondario del recente accordo di luglio tra governo e parti sociali, sulla politica dei redditi e sulla nuova regolazione della contrattazione collettiva e della stessa ripresa del processo di unità sindacale, che diviene un contributo prezioso al rafforzamento del nostro sistema democratico. Ma pur con questa forte assunzione di responsabilità oggi siamo costretti a toccare con mano la evidente inadeguatezza di un governo che vive alla giornata con rigidi vincoli di durata, di un Parlamento ridotto a campo di battaglia delle varie lobbies corporative, di un degrado progressivo dell'etica pubblica per cui, accanto al perverso rapporto tra politica ed affari, gli egoismi organizzati e l'illegalità diffusa tendono ad acquistare una crescente legittimazione sociale. La Legge finanziaria, nella sua filosofia generale e nelle scelte di bilancio, porta in modo evidente i segni di questo respiro corto e affannoso della politica. 45 In particolare la recente scandalosa pastetta della minimum-tax dimostra finora dove sta arrivando questo avvitamento corporativo ed eversivo della politica, di fronte al quale anche forze politiche che hanno ambizioni progressiste non sanno sottrarsi. Per tutto questo sono convinto che le adesioni a questa nostra iniziativa, già numerose ed importanti per le persone che hanno scelto e per la qualità e la pluralità delle esperienze umane e sociali che esse rappresentano, acquistano il valore di un forte investimento ideale e di una esigente disponibilità a lavorare per costruire un segno di novità nella politica italiana. E se il valore di una impresa si valuta non dall'entità dei mezzi a disposizione ma da questa intensità di ideali e dalla- qualità delle esperienze di vita che li sorreggono, credo che oggi, pur nella semplicità delle forme con cui ci presentiamo, si possa dare avvio ad un soggetto politico di grande interesse e rilievo. Non vogliamo infatti essere una delle tante lobbies trasversali che puntano a lucrare il massimo di interesse in tutte le direzioni possibili; siamo portatori di una cultura di valori che abbiamo cercato di praticare e sperimentare nei diversi campi della vita e del!'azione sociale in cui siamo impegnati, con risultati di varia efficacia ma che, crediamo, abbiano contribuito in modo rilevante a far sì che, nel nostro Paese, l'uguaglianza e la dignità delle persone e la solidarietà sociale, siano rimaste valori vivi nella coscienza collettiva e capaci ancora di influenzare e orientare i comporta-

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