{)!LBIANCO """-ILROSSO t+ii•i+ilit+i sono addirittura due). Una presenza mai ricordata, certo numericamente modesta, ma che ha dato luogo proprio ad alcune delle prime moschee in territorio europeo nell'epoca moderna: da quella di Berlino (1866) e quella di Parigi (1926), esplicitamente voluta come un ringraziamento della patria francese ai suoi sudditi (tali erano considerati) musulmani caduti nella prima guerra mondiale. Per inciso, qualcuno di questi sudditi musulmani della Francia ha combattuto ed è morto anche nelle battaglie del Risorgimento italiano: Solferino, Magenta ... In Italia questo passato non c'è. L'unico rapporto di qualche importanza si è avuto nel periodo del Mussolini portatore della «spada dell'Islam» (ricevuta in dono a Tripoli, nel 1937, da alcuni capi indigeni, non proprio in assoluta spontaneità) e di un'Italia definita dal Duce dieci anni prima non solo «amica del mondo islamico», ma addirittura una «grande potenza musulmana». Tuttavia, a differenza di altri paesi europei, tale politica è stata più dichiarata che praticata, ed il rapporto con i musulmani è risultato molto meno «organico», tanto che non ha avuto continuità di sorta, tanto meno nel periodo post-bellico. L'Islam non fa parte, dunque, neanche alla lontana, del paesaggio e del bagaglio culturale dell'italiano medio. 16 Il ritorno dell'Islam Eppure la presenza dell'Islam non è una novità assoluta per l'Italia. Al contrario, dal punto di vista storico, si tratta piuttosto di un ritorno 1 . L'Islam si è in effetti, per un certo periodo, ben radicato in un certo numero di regioni del paese. In Sicilia la presenza musulmana è cominciata con l'inizio stesso della storia dell'Islam. La prima «visita»di saraceni documentata risale al 652. E la conquista dell'isola, cominciata con lo sbarco a Mazara nell'827, sarà completata nel 902 con la caduta di Taormina; anche se Palermo («la città delle trecento moschee» come l'avrebbe chiamata un viaggiatore arabo dell'epoca normanna, Ibn Hawqal) e la maggior parte delle altre città sarà occupata nella prima metà del nono secolo. La presenza islamica è documentata tuttavia anche in altre regioni. Sia nel Sud della penisola, con l'esperienza dell'Emirato di Bari, tra le altre, sia nel Nord: tracce di presenza islamica, e persino di moschee, sono individuabili in forme diverse in varie regioni, dalla Val d'Aosta alla Liguria, dalla Sardegna alla Toscana, e in differenti epoche - talvolta fino al XVIIIsecolo. Labili tracce, tuttavia. Che non stupisce abbiano avuto poco posto nella nostra memoria. Le si stanno riscoprendo solo ora, non a caso in coincidenza con la presenza di un nuovo Islam.
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