Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 43/44 - ago./set. 1993

~ll_A BIANCO l.XILROSSO Comevincereleelezioni? Lalezionespagnola di Victor Manuel Arbeloa na quarta vittoria elettorale dei socialisti U spagnoli non era certamente sicura. Anzi. Fino all'ultima settimana tutti i sondaggi elettorali messi in opera dalle più importanti agenzie oscillavano tra un pareggio e una sconfitta, benché minima, ad opera del Partito Popolare, il più importante gruppo di opposizione. E per questa previsione non mancavano certo i motivi. La crisi economica e le ultime cifre del debito crescente; gli scandali di Juan Guerra, fratello e assistente del vicesegretario generale del Psoe, e prima vicepresidente dello stesso Governo, e altri scandali ancora più gravi come quello della Filesa, rete di finanziamenti irregolari del partito; una certa sensazione, molto diffusa, di delusione per quello che avrebbe potuto essere, e non era stato, il cambiamento socialista del 1982, e infine una critica severa da parte di molti commentatori politici nei confronti di quella che era chiamata la «arroganza» e la «prepotenza» di una maggioranza assoluta, prima di diritto e poi di fatto, che era parsa invadere le istituzioni pubbliche e minacciare o controllare molte istituzioni private ... Tutte queste cose avevano come rarefatto l'ambiente politico attorno 5 ai socialisti e parevano dare forza a tutti coloro che prevedevano l'arrivo della stessa onda che stava tormentando i diversi socialismi del Sud Europa. E invece è arrivato il 6 giugno: il Partito Socialista Operaio Spagnolo ha perduto 16 deputati, certo, passando da 175 a 159, e ha perso anche la maggioranza assoluta, di fatto, e tuttavia il Partito Popolare, da tutti dato come vincitore dello scontro, è rimasto fermo a 141 deputati, la Sinistra Unita, - comunisti, ex comunisti, socialisti in rotta con il Psoe e qualche indipendente -, non ha raccolto, come sperava, i voti dispersi dal meccanismo maggioritario e non è andata oltre 18 deputati. E neppure Convergenza e Unione, la coalizione di centro-destra del nazionalismo catalano, è riuscita a battere il Psoe in Catalogna, e si è fermata a 17 deputati. In Euskadi il Pnv, democristiano e nazionalista basco, ha avuto un risultato inferiore a quello dei socialisti, 5 deputati contro 7. Ed è stato subito facile prevedere, fin dal primo minuto, anche solo con uno sguardo ai risultati, che l'incarico di governo al candidato socialista avrebbe avuto l'appoggio della minoranza nazionalistacatalana e del Partito nazionalistabasco.

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