Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 43/44 - ago./set. 1993

{)!LBIANCO ~ILROSSO • 18° ;JQ R;I I••~ cf 1 • 11n Ilpubblicopoterecome operatoreconomico ' E noto a tutti che la quota del Pnl prodotto dalle imprese pubbliche o a partecipazione statale ha raggiunto negli anni '80 percentuali superiori al 50% in molti degli Stati membri della Cee. L'impresa pubblica nata dalla ristrutturazione di branche della pubblica amministrazione o dalla presa di partecipazioni in imprese private in difficoltà o nazionalizzate, si è trasformata da «esecutore» e «gestore» di monopoli di pubblico servizio in «soggetto economico». L'attività economica si è sempre più distinta dalle attività con le quali si manifestava l'autorità pubblica ed ha, per certi versi, facilitalo la costruzione di una nuova immagine, un'immagine efficientista e rispettosa dei diritti del cittadino - utente o consumatore. In realtà, oltre l'operazione di marketing che si voleva lanciare, restavano pressoché invariate due costanti: l'esistenza di monopoli legali, o di fatto, e i forti legami con l'apparato statale. I primi erano giustificali dalla necessità del servizio pubblico ed hanno di fatto preparato il terreno per l'evidente degrado dei pubblici servizi riscontratosi negli ultimi anni, i secondi hanno aperto la strada alle situazioni di privilegio se non di violazione di ogni regola di bilancio e di buona e sana amministrazione delle quali solo i casi più eclatanti hanno oggi gli onori della cronaca. Oggi la «privatizzazione» appare come la panacea di lutti i mali. In realtà privatizzare grossa parte dei settori dell'economia oggi governali dal pubdi AzelioFulmini blico può rispondere solo ad uno dei problemi strutturali e contingenti. Non può considerarsi come un rimedio totale. I problemi hanno infatti altre radici. Sorgono in parte dalla situazione politica a livello mondiale, dalla accresciuta concorrenza, dall'esistenza di nuove economie a costi sociali inferiori a quelli europei, della eccessiva finanziarizzazione dell'economia dei paesi ricchi. Benché a lutti sia certamente chiara la differenza tra settore pubblico, impresa pubblica o servizio pubblico, va detto che non sempre la discussione vi presta la dovuta attenzione. Il gestore pubblico, dal punto di vista qui considerato, è costituito dall'insieme delle autorità pubbliche (organi dell'amministrazione, aziende, enti pubblici cui vanno aggiunte le imprese pubbliche) che svolgono la propria attività nel settore economico, e corrisponde dunque ad un criteriosoggettivo. L'impresa pubblica, invece, è l'organismo deputato alla attività economica di produzione di beni e servizi, ed è pubblica in quanto appartenente allo Staio o ad altri pubblici poteri o è, in ogni caso, sottoposta ai poteri decisionali (e.cl. influenza dominante) dei medesimi (criteriomisto). Il servizio pubblico è una particolare attività economica che, in ragione della necessità di soddisfare uno o più interessi pubblici che vi sono connessi, è caratterizzato insieme da una serie di peculiari facoltà ed obblighi (e, dunque, poteri ma anche restrizioni alla usuale libertà di impresa) in capo al soggetto concessionario: (criterio prevalentemente oggettivo). 38 Come si vede, la nozione di servizio pubblico non coincide nè con quella di impresa nè con quella di settore pubblico, per la buona ragione che mentre l'impresa pubblica può svolgere attività cui cerio non è collegato un interesse pubblico sul lato opposto troviamo, invece, servizi pubblici esercitali anche da imprese private sulla base di un apposito allo di concessione. Le definizioni e le tipologie Come si sa, una definizione giuridica precisa dell'impresa pubblica non esiste nè nei singoli ordinamenti nazionali nè in quello comunitario. Tuttavia, utilizzando come base comune la nozione che è venula emergendo nella Comunità soprattutto per opera della Corte di Giustizia possimo considerare tale ogni entità che svolge una attività economica le cui scelte in materia siano suscettibili di essere influenzate in modo determinante dall'autorità pubblica, e dunque indipendentemente dal fatto che l'impresa pubblica sia un autonomo soggetto di diritto o sia invece, come avviene talvolta, incardinata all'interno della generale personalità di diritto pubblico dello Stato. Una simile qualificazione, che in definitiva identifica l'impresa in ragione della funzione economica esercitata con caratteri di unità e di autonomia e il carattere pubblico per il tramite del profilo funzionale espresso dalla influenza dominante a cui è sottoposta, lascia ovviamente larghi margini di discrezionalità e giustifica l'affermazione secondo cui, come è staio detto, «è più semplice classificare che

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