della Felicità» quale raccolta di ricette per non farsi troppo male. A cominciare da una sua definizione. Anzitutto che la felicità non è un dono ma un compito, e poi che essa non è mai né in ciò che si è, né in ciò che si ha, ma in ciò che si persegue. Il riconoscimento di questo dinamismo ha una base biologica, e quindi universale. L'animale dispone di un sistema nervoso percorso da una energia, l'attenzione, che dà gioia quando scorre e si espande (è il polo dell'amore), e dà sofferenza, dolore quando si arresta, viene ritratta (è il polo dell'odio). Tutto questo è accresciuto se lo scorrere attenzionale viene prima arrestato, tenuto sospeso, poi liberato. Chi non desidera intensamente, non godrà intensamente, Già la piccola pausa, sospensione è necessaria per lasciare il posto a qualcosa di inaspettato, sia nella comicità, sia nella meraviglia. Ecco allora il Governatore benefico, che comincia la sua opera prospettando desideri ed interessi. Nell'animale certi bisogni sono naturali, nel senso che se non vengono soddisfatti si muore: mangiare, bere, dormire, accoppiarsi, muoversi, difendersi, aggredire, etc. Ma nel corso dei milioni di anni, l'uomo li ha ampliati intessendone la sua civiltà, cultura, personalità. Soltanto, forse ha commesso un errore. Sì, li ha moltiplicati, promossi a desideri, ma nella illusione che non fosse il suo operare a procurarne la soddisfazione, ma l'assunzione di bene e di male per sé tali, che nutrissero una sua testa passiva, che produttori dei «beni di consumo» fossero gli altri. Era sfuggito che la più grande conquista dell'uomo sono gli «atteggiamenti». Questi non sono una reazione a stimoli prefabbricati, ma un modo di formarsi, di apprestarsi, di «caricarsi» per muovere alla ricerca di certe cose G. Valmier {)!L BIANCO '-'Z..ILROSSO • n•~-m •a ;J Costume per Nove commedie di Marine/li (1921) dotate di certe caratteristiche, ed allora di costruire queste cose nel caso mancassero. Per intenderci, si costruì66 sce Venezia quando il pericolo è passato, e si costruisce con le due spinte, estetica ed esibizionistica. Si costruisca e il miracolo ed il luogo di culto, per i fedeli. Si costruisca la città-mercato perché vi si possa mercatare. E così via. Si costruisce un atteggiamento turistico, sportivo, ludico. Un Governatore diventa un Ingegnere della Felicità. E avverte: guarda che se una cosa non va bene vista in un certo atteggiamento, potrà risultare positiva se vista da un altro. Forse che una particolare intelligenza non può farci sorridere di tutto? Si va a comperare del vino per un cieco, mezzo litro di vino. «Lo vuole bianco o rosso?», «Non fa nulla, è per un orbo». Anche la pietà scompare. Il Governatore avverte. Se qualcosa non va, spesso è suffic'iente inserirla in una classificazione che contenga anche l'opposto. Sei sfiduciato degli uomini? Ci sono i buoni ed cattivi, gli uomini. Se poi il distacco è quello dello scienziato, nel quale prevale la curiosità e la prova, se le eserciterà basterà questa deontologia osservata a renderlo tranquillo. Una cosa va male come cronaca, come pensiero? Beh, vedila articolandola ritmicamente. Ne fai un'opera artistica, che ti libera dalla «realtà» e ti tonifica, come una marcia ti sostiene nella stanchezza, nel lavoro pesante. Ricordati che il turismo consiste nel muoversi per diletto; ma se questo non te lo porti, non lo troverai mai. Sono decine e decine gli atteggiamenti, e sono la più grande conquista dell'uomo. Ma potrebbero essere anche la sua rovina, se crede che gli siano stati regalati ed imposti. Io credo in questa dimensione mentale, in questa consapevolezza alla quale affido il nostro futuro. Se occorrerà del tempo abbiate pazienza.
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