Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 41/42 - giu./lug. 1993

J}!L BIANCO ~ILROSSO MiiiiliP ne indispensabile per rinnovare il Psi. Il tentativo è fallito; coloro che l'hanno sconfitto stanno impedendo con più forza e protervia di ieri, ogni possibilità di riformare ciò che ne resta. La stessa elezione del nuovo segretario, al di là della stima per l'uomo per lunghi anni alla guida della nostra Confederazione, è frutto di quel sistema che tende alla riproposizione degli stessi metodi, delle stesse facce che hanno portato il partito alla situazione attuale. Non intravvedendosi dunque né nuove proposte politiche in grado di porre il Psi in sintonia coi cambiamenti richiesti dai cittadini, né quell'azzaramento dei gruppi dirigenti che possa consentire il ricambio e il recupero di una credibilità etica e politica, riteniamo che esso stia esaurendo la sua funzione nella società italiana. Rivendichiamo però il diritto di continuare ad essere socialisti, respingendo ogni ipotesi di disperdere il nostro patrimonio di idee e di ideali in improbabili annessioni o silenziose diaspore. Il nostro impegno è rivolto a: - costruire, a partire dalla identità storica dei valori e degli ideali socialisti di cui legittimamente rivendichiamo l'eredità, una nuova cultura riformista e un nuovo fronte progressista al1'altezza dei problemi di una moderna società complessa; - realizzare una democrazia compiuta in cui rappresentanza e responsabilità siano chiaramente definite, creando le condizioni, in primo luogo attraverso la riforma elettorale uninominale a doppio turno, affinché i cittadini possano scegliere con il loro voto non solo un partito o un candidato, ma anche lo schieramento politico che vogliono sostenere per il governo del Paese. Decidiamo di autosospenderci dal Psi. Nel NicolettaRocchi, DomenicoMoccia, FortunatoZinni, MarinoMarciano, Guido Brunelli, Stefano Nicolosi, Cesare Ballatore, Enrico Bergamini, Sandro Zinelli, Aldo Federico, MimmoArienzo, Augusto Mastropa49 momento in cui lo facciamo riteniamo necessario traguardare a una costituente, per ridare futuro alle idee socialiste, osservando con interesse le nuove aggregazione che si vanno costituendo e consolidandosi nel Paese. Non intendiamo infatti disperdere la nostra iniziativa individuale e collettiva. Per questo motivo decidiamo di costituire una Associazione Nazionale di lavoratrici e lavoratori bancari, esattoriali, assicurativi e della Banca Centrale. Tale Associazione e le sue diramazioni territoriali e aziendali costituiranno i luoghi del nostro impegno politico e del confronto con quanti si riconoscono e condividono gli obiettivi del nostro operare: tra le lavoratrici e i lavoratori, tra coloro che legittimamente compiono oggi una scelta diversa dalla nostra, nelle altre Organizzazioni Sindacali, nel mondo della cultura, nella società. La nostra scelta di autosospensione dal Psi non modifica in nulla l'impegno nella Cgil. La storia di noi tutti nel sindacato è contraddistinta da sempre da una piena e incontestabile autonomia. Vogliamo continuare la nostra battaglia nella Cgil, con l'obiettivo di determinare, attraverso una più marcata ridefinizione progettuale e pratica dell'identità sindacale dei socialisti, le condizioni per l'unità sindacale, per una più pregnante idea di democrazia economica ed industriale, per un'azione politica della Cgil coerente con le risultanze del Congresso di Rimini. Tale impegno dovrà verificare gli spazi di convergenza possibili con altre esperienze presenti in Cgil, al fine di costruire regole di governo e di pratica sindacale più efficaci e lineari. Roma, giugno 1993 squa, Dina Di Pasquale, Anna Marinari, Giulia Germinario, Riccardo Licheri, Angelo Timpano, Carlo Pangallo, VincenzoAntonelli, Gennaro Ponte, Bruno Brunetti,Cardia Elvira.

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