Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 41/42 - giu./lug. 1993

{)!L BIANCO ~ILROSSO J;Jikiiliit Georges Méliès Quattrocento farse del diavolo ( 1906) Questi concetti, condivisibili e che trovano all'interno del decreto molteplici occasioni per essere affermati, non sono, però, di per sé (proprio perché concetti, indirizzi, principi) in grado di realizzare se non a condizione di coinvolgere nella loro attuazione gli interessi dei soggetti che devono attuarli. 3. Vediamo, quindi, per ognuno dei filoni, le condizioni per la loro concretizzazione. a) L'organizzazione. Come abbiamo detto, l'organizzazione poggia principalmente sul criterio dell'attuazione della legge 241/1990 sulla semplificazione del processo amministrativo. Quella legge non era riuscita ad ottenere significativi risultati, e con il decreto 29 riceve un ulteriore spinta attraverso la condizione posta di non potersi procedere a nuove assunzioni se non dopo aver esaurito le fasi di riorganizzazione e di mobilità dei dirigenti e dei lavoratori in esubero; appare evidente come questo indirizzo possa ulteriormente rafforzarsi attraverso un utilizzo dell'informatizzazione dei processi che consenta anche di collegare tra loro amministrazioni diverse ma che contribuiscono all'erogazione di uno stesso servizio. Proprio in queste caratteristiche va rintracciata la esigenza che sia i responsabili politici delle amministrazioni che i responsabili burocratici non si arrocchino sulle loro preoccupazioni di mantenimento delle posizioni acquisite (incari23 co, funzione, luogo di lavoro, amministrazione di appartenenza, etc.) rischiando, quindi, di vanificare il processo riorganizzativo e di snellimento; bisogna ricordare infatti, che ormai le fonti per l'organizzazione interna sono delegificate e che resta quindi la responsabilità degli attori l'unica motivazione a permettere o negare l'innovazione. Un ruolo importante, a questo proposito, potrebbe svolgere l'Ufficio per le relazioni con l'utenza; ma ciò solo a condizione che tale struttura funzioni anche da input per la riorganizzazione interna secondo le indicazioni e le suggestioni che derivano dalle esigenze poste dal rapporto con il pubblico, e non solo come ulteriore (seppur qualificato) sportello al quale poter fare la fila. b) La dirigenza. Come abbiamo appena visto, fondamentale è il ruolo della dirigenza come responsabile del!' organizzazione e dell'azione amministrativa; oltre che della gestione del personale. L'elemento di delicatezza deriva dal fatto che la legge deve essere attuata non dai nuovi dirigenti-manager che saranno formati dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ma dagli attuali dirigenti, con il loro consolidato di comportamenti ed interessi. La normativa del decreto 29/1993 enfatizza al massimo la responsabilità di risultato, prevedendo l'obbligo di una redazione annuale sul!'operato del dirigente e la valutazione degli stessi da

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