Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 41/42 - giu./lug. 1993

{)!L BIANCO ~ILROSSO Miiidliiki Pubblicamministrazione: d ·? e se oman.i ... Considerazioni sualcunceondizipoenrui nariformdeallpeubblicahmeministrazioni di CarmineRusso a qualche mese a questa parte sul pubblico D impiego si concentrano grandi aspettative di cambiamento e speranze di effetti positivi anche sull'organizzazione delle amministrazioni e sulla qualità dei servizi. Con l'approvazione da parte del Parlamento della legge delega 421/1992 e da parte del Governo del decreto legislativo 29/ 1993, è cambiato non solo il sistema delle fonti che regolamentavano la pubblica amministrazione, ma anche la natura giuridica del rapporto di lavoro fino al livello di dirigente (con esclusione dei soli dirigenti generali). In altri termini, con que·sta nuova normativa, è stato messo al rogo il modello previsto dalla legge-quadro del 1983 che in dieci anni di vigenza era riuscito a coagulare tante delusioni e disillusioni da far richiedere da più parti il suo sacrificio; non è però necessario scomodare l'antropologia per sapere che i riti di purificazione tranquillizzano per il passato ma, di per sé, non garantiscono per il futuro. Nel momento in cui la nuova normativa si appresta a sviluppare i suoi effetti, può es ere quindi utile riflettere sulle sue caratteristiche e sulle condizioni necessarie perché essa riesca laddove la legge precedente aveva fallito. Svolgeremo, a questo proposito, alcune considerazioni con particolare riferimento al rapporto di lavoro, alla gestione del personale ed al sistema di interessi dei soggetti dell'organizzazione del lavoro e dell'azione amministrativa. 22 2. Il decreto 29/1993 è percorso da un unico criterio che cerca di collegare i quattro filoni principali dei suoi contenuti (l'organizzazione, la dirigenza, il rapporto di lavoro, il sistema di relazioni sindacali); questo criterio è la responsabilizzazione dei soggetti (individuali e collettivi; politici, istituzionali e burocratici) nei confronti dell'azione amministrativa e degli effetti dell'organizzazione. In primo luogo, con riferimento all'organizzazione, l'intento è quello della semplificazione e speditezza delle procedure e delle strutture burocratiche da perseguire, per un verso, attraverso l'applicazione della legge 241/1990 e, per l'altro, attraverso un processo di informatizzazione guidato dall'Autority nazionale; con riferimento alla dirigenza, l'intento è quello di una chiarificazione delle sfere di competenza tra politica e gestione e quello di una personalizzazione della responsabilità organizzativa attraverso la delegificazione e l'enfasi posta sulla responsabilità di risultato rispetto alle altre responsabilità tradizionali dei pubblici dipendenti; con riferimento al rapporto di lavoro, l'intento è quello di favorire la flessibilità della gestione del personale e di suscitare uno spirito di collaborazione nei confronti dei risultati; con riferimento alle relazioni sindacali, l'intento è quello di superare le forme e le sedi di consociativismo e di privilegiare una contrattazione che contribuisca a realizzare gli obiettivi dell'azione amministrativa, senza mettere in discussione la responsabilità organizzativa del datore di lavoro pubblico.

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