Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 41/42 - giu./lug. 1993

{)!L BIANCO ~ILROSSO tiikiii•t;i E gli altri? Anche per loro vale il se, ancora più grande e radicale, per quello che riguarda la loro credibilità nei confronti dei cattolici italiani non anagrafici. Si tratta, per loro, di valori da capire, di programmi da cambiare, di prassi usuali da abbandonare, di strumentalizzazioni da evitare, di mentalità da acquisire, di ideologie morte da abbandonare sul serio, e non solo a parole, di retorica antireligiosa e di illusioni atee da superare, di rispetto per convinzioni e per istituzioni da introdurre nella mentalità reale e nelle elaborazioni di partito ... - E le nuove realtà, partiti come Lega e Rete, movimenti come Alleanza Democratica e simili? Nascono con il vantaggio di non avere cadaveri da rimuovere, ma non tutto fila liscio. La Rete attira cattolici un tempo definiti irrequieti, con il suo radicalismo etico, ma contemporaneamente ne allontana altri, per un certo modo di vedere tutto in bianco e nero, senza sfumature che nella realtà ci sono sempre. Dividere il mondo in amici e nemici serve a scegliere, ma talora semplifica indebitamente i problemi, che sono sempre complessi. E la Lega? A parte ogni giudizio sulla consistenza in chiave di futuro, che dovrà confrontarsi con il problema di governare, e non più solo di protestare, è un fatto che molti cattolici anagrafici stanno votando Lega. Ma è davvero difficile che una ispirazione così pesantemente condizionata dal localismo, dal rifiuto dei diversi, dalla Georges Méliès Viaggio nell'impossibile (1904) 17 mancanza voluta di cultura dell'accoglienza, dalla difesa degli interessi immediati, dall'ideologia del privato contrapposto preferenzialmente al pubblico, possa essere coerentemente presa sul serio da chi vive una autentica ispirazione cattolica. Nonostante le apparenze di personaggi presentati come cattolici, nonostante dichiarazioni esplicite di apertura e di dialogo, se non intervengono cambiamenti radicali, difficilmente pensabili in un movimento che è agli inizi, e che si è imposto con quella fisionomia del tutto inconciliabile con la ispirazione cristiana, la Lega come tale non può essere una scelta coerente e praticabile per un autentico credente che non riduca la fede a semplice sentimento senza radici e senza conseguenze. Su Alleanza democratica pesa l'origine fortemente laicista di molti dei suoi propugnatori, lo snobismo con cui hanno sempre considerato il mondo cattolico, la trascuratezza supponente nei confronti di Chiesa e fede come realtà specificamente religiose. Anche per essa la storia non si cancella, e conta ... E allora? Allora è difficile prevedere come le cose si muoveranno. Il movimento è certo; difficile è individuarne con probabilità non cervellotica la direzione, ma è evidente che la realtà in movimento, oggi, non fa sconti a nessuno. Qui è Rodi, e qui occorre saltare: con la cultura, con le scelte delle persone e dei programmi, e poi con il voto.

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