Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 40 - maggio 1993

DlLBIANCO ~ILROSSO 11~1, a ;\i a~, 1 • - riduce l'estensione del tumore preventivo - tende a ridurre l'insorgenza di metastasi - migliora la possibilità di guarigione. In Italia, l'importanza della diagnosi precoce è particolarmente necessaria poiché, considerata l'attuale situazione dei nostri nosocomi, le possibilità obiettive che una tempestiva terapia possa essere applicata a tutti i pazienti portatori di un tumore rappresentano più un'espressione teorica che una realtà pratica. Pertanto, la prevenzione e la diagnosi precoce, quando sono applicate in modo continuativo e corretto, consentono di ridurre la mortalità e di aumentare l'indice di guarigione, con conseguente risparmio finanziario per la comunità. Le grandi strategie di controllo dei tumori sono rappresentate innanzitutto dalla possibilità di riconoscere ed identificare gli agenti cancerogeni i quali, una volta eliminati dall'ambiente, consentirebbero di ottenere una drastica riduzione dell'incidenza delle malattie tumorali. L'altra importante strategia è quella rappresentata dalla diagnosi precoce. È attraverso la diagnosi precoce, agendo cioè in forma tempestiva, che si realizza la possibilità di cogliere in tempo la crescita di una neoplasia e quindi di raggiungere per alcuni organi e per alcuni tipi di tumore una guarigione stabile. Quando la malattia è scoperta nella fase di diffusione nell'organismo è estremamente importante valutare con ponderatezza i rischi e gli eventuali benefici di un certo trattamento terapeutico, per cui deve essere preso in considerazione in termini realistici il concetto se è più corretto tentare una certa terapia oppure mirare alla qualità della vita, cercando di aiutare l'ammalato nella fase preterminale e 50 terminale. È questa decisione estremamente grave e di grande responsabilità che però, in non pochi casi, deve essere presa in considerazione. Nonostante i notevoli progressi ottenuti nella comprensione dei meccanismi molecolari che determinano l'insorgenza delle neoplasie, vi è ancora molta strada da percorrere prima di arrivare alla soluzione finale del «problema cancro». La medicina convenzionale interviene generalmente nel momento in cui si rivelano i sintomi di una malattia, e tende quindi a rimuovere gli effetti di una determinata patologia. In oncologia invece sono le cause che debbono essere rimosse perché gli effetti della malattia neoplastica conducono, comunque, alla compromissione irreversibile dell'intero organismo. Questo assunto dovrebbe essere tenuto in particolare considerazione, oggi più di ieri, perché le caratteristiche consumistiche della società moderna creano sempre di più i presupposti per il continuo aumento di sostanze cancerogene nell'ambiente. Ecco perché riteniamo che la prevenzione primaria e secondaria rappresentino l'impostazione più valida per la difesa della comunità alla quale debbono partecipare anche le varie categorie del mondo del lavoro e l'intera classe politica. Il «problema cancro» ha raggiunto ormai una tale dimensione sociale che non può essere risolto dalla classe medica da sola. Per tutti questi motivi la Sezione Provinciale di Roma ha creato tre Centri di Diagnostica Oncologia che sono a disposizione delle persone a rischio e che, in unione armonica con le strutture sanitarie della città, cooperano all'attività di diagnosi e si fanno parte dirigente per tutta una serie di iniziative

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