Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 40 - maggio 1993

~!LBIANCO '-"' ILROSSO ·•~II a ;\i a~,, I L'importandzaellaprevenzione nellalottacontroi tumori Lega Italiana per la lotta controi tumori a prevenzione rappresenta l'arma oggi più ef- L ficace per combattere la malattia neoplastica. Nel nostro Paese il problema è particolarmente preoccupante perché l'elevato indice di mortalità non è solo l'espressione di una aumentata incidenza delle neoplasie, ma è anche dovuto alla mancanza di un'educazione sanitaria che stimoli il cittadino a sottoporsi a visite specialistiche periodiche. Se sulla carta il sistema sanitario nazionale contempla la possibilità della medicina preventiva, la realtà dei fatti però è diversa perché lo stesso sistema, pur consentendo al soggetto di sottoporsi a visite mediche generiche senza limitazioni di sorta, non ha ancora impostato sul piano operativo nazionale una politica sanitaria a carattere preventivo oncologico. Insistiamo sul concetto della prevenzione perché circa il 90% dei tumori che colpiscono l'uomo sono causati non da fattori congeniti ed ereditari, bensì dall'ambiente. Per «ambiente» si intendono tutte le numerose contaminanti presenti sul posto di lavoro, dall'inquinamento atmosferico agli additivi chimici, ad una alimentazione errata, ad altre numerose sostanze. Da questi dati ne deriva l'imprenscindibile esigenza di utilizzare tutte le più aggiornate metodologie per il controllo delle malattie tumorali. Tre sono le melodiche oggi disponibili per il controllo dei tumori: la prevenzione primaria, cioè quella che tende a rimuovere dal!' ambiente le causali della malattia, la prevenzione secondaria o diagnosi precoce, ed infine i mezzi terapeutici. La possibilità che in una società moderna si possa applicare una rigorosa prevenzione primaria, che abolisca tutte le contaminanti dell'ambiente, è difficilmente realizzabile sul piano pratico. Ogni giorno nuove sostanze chimiche 49 vengono scoperte ed è praticamente impossibile determinare, per tutte, l'eventuale nocività. Sino al 1954 esistevano sul nostro pianeta circa 1.000.000 di sostanze chimiche; dal 1954 al 1982 sono stati scoperti 3.000.000 di nuovi prodotti, ogni anno se ne creano più di 700 e l'uomo comune è a contatto giornaliero con circa 60.000di essi. Considerata quindi l'impossibilità di eliminare tutte le contaminanti dell'ambiente è ancora più importante svolgere un'attiva ed aggressiva prevenzione secondaria, rappresentata dalla diagnosi precoce. Permane nel nostro Paese il concetto che il cancro sia una malattia a rapido sviluppo. Al contrario, fatte le debite eccezioni, un tumore si sviluppa in modo relativamente lento e dalla zona di origine tende ad estendersi, nel tempo, ai tessuti circostanti. A questa invasione loco-regionale segue la metastasi, cioè la diffusione di cellule tumorali in sedi anatomiche lontane dal punto di insorgenza. È proprio questo processo di invasione la principale causa di letalità di un tumore. Pertanto, il fattore chiave per accrescere la probabilità di sopravvivenza è quello di riuscire a diagnosticare l'insorgenza di una neoplasia in tempo utile per arrestarne, o comunque ridurne, la diffusione nell'organismo. L'italiano non si sottopone facilmente alle visite preventive e rarissimi sono i casi in cui il cittadino decide autonomamente di presentarsi a controlli specialisti. Ne deriva perciò che i ritardi nel porre la diagnosi e le difficoltà nell'applicare tempestivamente il protocollo terapeutico rendono problematica l'utilizzazione anche delle più affermate terapie e rappresentano una delle cause della elevata mortalità per cancro. Alla luce di queste difficoltà diventa ancora più necessario sviluppare l'attività diagnostica che offre, tra l'altro, i seguenti vantaggi:

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