~!LBIANCO ~ILROSSO iii•iil•ii Unastoriadiuominivivi allesogliedelduemila Intervista al prof. J acques Le Goff * di Giovanni Gennari Jacques Le Gol/, francese di Tolone, 68 anni, storico. Condirettore della mitica rivista «Annales», erede di Mare Bloch e di Lucien Febvre e Fernand Braudel, preside della Scuola Superiore di Scienze Sociali di Parigi. Uno degli elaboratori della teoria della «Nuova Storia». Ha particolarmente studiato il Medioevo, ed è autore di una monumentale «Storia della civiltà dell'Occidente medievale» (Sansoni, Firenze, 1969, poi Einaudi, Torino, 1981). Tra le sue principali opere: «Gli intellettuali del Medioevo», Mondadori, Milano, 1959; «Il Basso Medioevo», Feltrinelli, Milano, 1967; «Mercanti e banchieri nel Medioevo», D'Auria, Messina-Firenze, 1976; «Tempo della Chiesa e tempo del mercante», Einaudi, Torino, 1977: «La nascita del Purgatorio», Einaudi, Torino, 1982; «Intervista sulla storia», Laterza, Bari, 1982; «Il meraviglioso e il quotidiano nell'Occidente medievale», Laterza, Roma-Bari, 1983; «La borsa e la vita: dall'usuraio al banchiere», Laterza, Bari, 1987. Ha collaborato alla monumentale «Storia d'Italia» della Einaudi, ed ha curato molti volumi collettivi. In Italia è nel Comitato direttivo, per la Giunti editore, della rivista «Storia e Dossier». È venuto a Roma, di recente, per presentare i primi due volumi di una grandiosa collana, in 5 lingue, che da noi è stampata da Vito Laterza. «Fare l'Europa»: è il titolo complessivo della collana, che si presenta con le due caratteristiche proprie dell'opera intera di Le Golf, la credibilità scientifica, che non si accontenta di narrare gli eventi dall'esterno, ma mette il lettore in condizione di capire uomini e fatti, e la facilità di esposizione, che apre al grande pubblico dei lettori non specialisti il panorama della storia d'Europa, e dell'uomo che in Europa ha vissuto. Le Golf si conferma qui nemico dell'irrazionalismo e del catastrofismo, studioso aperto alle più diverse metodologie e discipline, ricercatore paziente e fantasioso insieme, curioso e tenace, scrittore brillante, creatore di formule incisive. Con lui la storia non si presenta solo come conseguenza di avvenimenti, ma come ricerca e documentazione della evoluzione delle idee, attenta non solo alle istituzioni, ma ai comportamenti, ai sentimenti, alJe superstizioni, alle speranze e alle delusioni, ai desideri e alle passioni, e trova le sue fonti non solo nella politica, ma nella economia, nella piscologia, nella etologia, nella sociologia. È certamente uno dei massimi divulgatori della storia per l'uomo di oggi: estroverso, capace di buonumore, comunicativo, amante della buona cucina, come della vita in genere. Un saggio, insomma ... - ProfessorLe Goff, oggi l'Europaappare politicamente in via di unificazione, per quanto faticosa, ma culturalmente percorsa da una serie di fenomeni che vanno in senso opposto, i nazionalismi. gli etnocentrismi, addirittura una vera e propria guerra etnica nella ex Jugoslavia. In passato, invece, l'Europa appari- * * * 16 va politicamente molto divisa, più di oggi. ma culturalmente molto più omogenea... Come mai? «È vero solo in parte. Nel passato, penso al '700, la cultura comune, che c'era, era solo una cultura delle élites, era una cultura molto notevole, ma superficiale da un punto di vista delle
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