Maastricht hanno condotto ad un rafforzamento della coesione economica tra gli obiettivi prioritari della Comunità Europea. Nell'art. B delle disposizioni che modificano il trattato di Roma per creare la Comunità Europea si legge che «La Comunità ha il compito di promuovere, mediante l'instaurazione di un mercato comune e di un'unione economica e monetaria e mediante l'attuazione delle politiche e delle azioni comuni. .. uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività economiche nell'insieme della Comunità ... un elevato grado di convergenza dei risultati economici, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale ... ». nel!'art. 3 si ribadisce che l'azione della Comunità comporta (par. J) un «rafforzamento della coesione economica e sociale». L'intero Titolo XIV è dedicato a tale coesione: nell'art. 130A si precisa che, «per promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme della Comunità, questa sviluppa e persegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica e sociale ... »; nell'art. 130B si stabilisce che «... gli Stati membri conducono la loro politica economica e la coordinano anche al fine di raggiungere gli obiettivi dell'art. 130A. L'elaborazione e l'attuazione delle politiche DlLBIANCO ~ILROSSO •I H•BPthl••~1Cf ~•11 11 e azioni comunitarie, nonché l'attuazione del mercato interno tengono conto degli obiettivi dell'art. 130A e concorrono alla loro realizzazione. La Comunità appoggia questa realizzazione anche con l'azione che essa svolge attraverso fondi a finalità strutturale .... , la Banca Europea per gli investimenti e gli altri strumenti finanziari esistenti. .. »; oltre ai fondi strutturali esistenti (Feoga, sezione «orientamento», Fondo sociale europeo, Fondo europeo di sviluppo regionale), l'art. 130D prevede l'istituzione entro il 31 dicembre 1993 di un Fondo di coesione «per l'erogazione di contributi finanziari a progetti in materia di ambiente e di reti transeuropee nel settore delle infrastrutture dei trasporti. .. ». In un apposito Protocollo sulla coesione economica e sociale allegato al trattato si precisa che il Fondo di coesione erogherà fondi a favore di progetti negli Stati membri con un prodotto nazionale lordo inferiore al 90% della media comunitaria, i quali abbiano un programma volto a soddisfare le condizioni di convergenza economica (o meglio di convergenza monetaria/finanziaria) indicate in un precedente articolo. Per quanto i paesi con Pnl inferiore al 90% della media comunitaria siano quelli con totale (Grecia, Irlanda, Portogallo) o 68 prevalente (Spagna) presenza di regioni a minore grado di sviluppo e nonostante la sottolineatura degli obiettivi di coesione economica e sociale negli Accordi di Maastricht è rimasto il fondato timore che gli effeti squilibranti della realizzazione del mercato unico dei prodotti e dei capitali, accentuati (almeno in una fase iniziale) dalla posizione prioritaria attribuita alle condizioni di convergenza monetaria e finanziaria, potessero allontanare dal perseguimento degli obiettivi di coesione. Tale timore è stato chiaramente presente nel cosiddetto «Pacchetto Delors II» (un documento elaborato dalla Commissione della Ce nella primavera 1992), in cui viene previsto un miglioramento delle strutture amministrative/organizzative di intervento, un aumento notevole delle risorse comunitarie da destinare al perseguimento degli obiettivi di coesione, anche perché l'obiettivo 1 dei fondi strutturali viene esteso anche ai cinque nuovi Land tedeschi e viene ribadito che tutte le politiche comunitarie (e non soltanto i fondi strutturali) devono contribuire, nello spirito di Maastricht, a rafforzare la coesione economica e sociale. Tale timore è emerso con decisione nei documenti sindacali europei elaborali dalla Ces nel corso del 1992 ed è ricomparso, anche se
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