Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 38 - marzo 1993

1.)!t BIANCO ~Il~ ll()SSO DOCUMENTAZIONE «Sciogliersi • perrisorgere» di MichelRocard Pubblichiamo i brani principali dell'intervento pronunciato il 18febbraio da Miche] Rocard a Montlouis-SurLoire. Pensiamo che il discorso dell'ex primo ministro francese sia interessante anche per i nostri lettori per le analogie che si possono ricavare per le prospettive della sinistra sia in Francia che in Italia. R icordatevi Foch, nel momento peggiore della battaglia della Marna: «Il mio centro cede, la mia destra indietreggia, situazione eccellente, attacco!». Ecco, cari amici, cari compagni, il mio modo di vedere e di agire, oggi e domani, con il sentimento che sia effettivamente un sorta di battaglia della Marna del socialismoquella che dobbiamo combattere. L'oradel lucido coraggio Attaccare, che cosa significa? Significa prima di tutto valutare con lucidità la situazione e agire con coraggio. E inizio conuna rievocazione. Nel 1905,Jaurès creava il primo partito nel quale si sono ritrovati i socialisti. Nel 1920, proprio qui, a Tours, sotto gli auspici di Blum, nasceva un nuovo partito per il socialismo democratico. Esso è crollatonel giugno del '40. La Resistenza stava per ridisegnare una terza formazione, che avrebbe assunto una forma durevole dopo la Liberazione, sotto la guida di Guy Mollet. Entrato in letargo negli anni 60, questo partito lasciava prima il posto al tentativo di Alain Savary poi, infine, al Partito socialista creato da Franc9is Mitterrand. Che cosa è successo in occasione di ognuno di questi cambiamenti? Si sono incontrati tre elementi: il mondo era cambiato; questo cambiamento comportava delle rotture; queste rotture avvenivano nella fedeltà ad alcuni valori. Il mondo non era più lo stesso dopo la prima guerra mondiale e la Rivoluzione d'ottobre. Il mondo non era più lo stesso dopo la seconda guerra mondiale. Il mondo era cambiato ancora, con minore violenza dopo la fine delle guerre coloniali e successivamente, della grande crescita. Ecco quindi chiarito dove voglio arrivare: il mondo di oggi non è più quello dell'epoca di Epinay. 1905, 1920, 1946, 1971,è in questa linea di discendenza che dovrà inserirsi il 1993. Con lo stesso coraggio dei nostri predecessori, con la stessa fedeltà, vi invito a una nuova rottu25 ra per compiere - come loro - una rinascita. Per trasformare il mondo, bisogna capirlo. Il mondo è cambiato, dobbiamo capirlo di nuovo. Primo: il mondo è cambiato Da ormai oltre un secolo, abbiamo immaginato il mondo organizzato intorno alla produzione, al lavoro e alle loro rappresentanze sindacali e padronali. Ritenevamo che il posto occupato da ciascuno nei rapporti di produzione gli assegnasse il suo posto in una classe sociale. Ogni classe sociale trova la sua naturale espressione in un partito. E il confronto tra i partiti era sufficiente per animare la vita politica. In sintesi, «dimmi dove lavori, dove abiti e che cosa facevano i tuoi genitori, se vai in chiesa e ti dirò come voti e, certamente, come voterai per tutta la vita». I nostri programmi, le nostre modalità organizzative e - cosa ancora più importante - il nostro modo di vedere il mondo

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