Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 38 - marzo 1993

D.!J. BIANCO ~IL ROSSO kiikiilit+i lo di far riconoscere lo stupro come crimine, ma anche per aiutare concretamente le donne vittime della violenza e della guerra. In modo particolare le donne dell'Associazione per la Pace, che insieme ad altri gruppi di donne stanno conducendo una campagna per il sostegno a progetti di donne delle diverse etnie per la formazione di centri antiviolenza e per l'accoglienza delle vittime della guerra. La scelta di lavorare con tutte le etnie è molto importante soprattutto per le donne che pensano sia possibile una soluzione del conflitto attraverso il dialogo e non la guerra. Parecchie delle donne stuprate hanno raccontato di essere state messe in salvo da donne di un'altra etnia, piccole cose, ma che danno speranza in una situazione in cui sembra che l'umanità non possa avere futuro. Comunicatostampa Apprendiamo con soddisfazione che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha deciso dall'unanimità di istituire un Tribunale di Guerra che giudichi e punisca i responsabili degli stupri di massa ed altri delitti contro l'umanità, commessi nel conflitto che coinvolge alcune Repubbliche della ex Iugoslavia. Il Parlamento Europeo, la sua Commissione per i Diritti della Donna (ancora nell'audizione pubblica del 18 febbraio u.s.), molteplici Istituzioni e la Comunità Internazionale ne avevano più volte fornito la richiesta. Consapevoli che i più orrendi crimini sono stati perpetrati contro donne e bambini inermi, assumendo forme nuove e aberranti di strumenti di guerra, come lo stupro sistematico, dobbiamo purtroppo rilevare, con acuta preoccupazione, l'assenza di donne nelle precedenti Commissioni 18 d'inchiesta (quella delle Nazioni Unite e quella Italiana) sui crimini di guerra. Non vorremmo che il Collegio giudicante che si andrà a costituire sia ancora una volta composto da soli uomini! Richiediamo quindi al Consiglio dei Ministri della Comunità un impegno affinché gli Stati della Comunità presenti nel Consiglio di Sicurezza assumano una posizione comune in favore di una presenza femminile maggioritaria nel Tribunale. Anche da ciò si capirà se si vuole o meno rendere giustizia alle donne. Anna Catasta, Adriana Ceci, Pasqualina Napoletano Eurodeputate del Pds Bruxelles, 24 febbraio 1993

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