~!I ..BIANCO lXtl~ROSSO SCAFFALE RealtàImmigrazione, Dossierstatistic1o992 - n Europa su 342.460.000 abitanti ri- i sultano 14.128.700 immigrati, dei quali il 67,4% provenienti da Paesi che non fanno parte della Comunità europea, con una incidenza del 4,1% sulla popolazione residente - (dati del 1990). Nonostante la non brillante situazione economica europea, nuovi flussi sono in arrivo sia dai Paesi dell'Est sia dai Paesi in via di sviluppo, anche a seguito dell'enorme differenza di risorse disponibili (reddito annuo pro capite in Mozambico 80 dollari Usa e nella Cee di circa 14.000 dollari secondo dati Onu 1989). All'inizio del 1992 sono risultati presenti in Italia 862.977 immigrati (il 10% in più rispetto ai 781.138 dell'anno precedente), per 1'83,2% extracomunitari. Provengono per il 34,5% dall'Europa, il 30,8% dall'Africa, il 16,2% dall'America, il 17,8% dall'Asia, lo 0,6% dall'Oceania. Le prime comunità sono nell'ordine: Marocco (88,665 unità e 10,3% del totale), Caritas Diocesana di Roma Usa, Tunisia, Filippine, Germania, Iugoslavia, Gran Bretagna, Senegal, Albania e Coritas di Roma IMMIGRAZIONE Dossier Statistico 1992 74 Francia. Complessivamente si tratta di ben 182diverse nazionalità e in ciò consiste la difficile e suggestiva posta in gioco della convivenza multiculturale. Al 26,2% d'aumento delle Regioni del Nord e al 20,2% di aumento delle Regioni del Sud fa riscontro una diminuzione del 6,7% delle Regioni del centro (con valori stabili nel Lazio) e un aumento del 4% nelle Isole. Tra le 15Provincie con maggior numero di immigrati ve ne sono 8 al Nord (Milano, Torino, Bologna, Genova, Vicenza, Bolzano, Verona,Modena) 4 al Centro (Roma, Firenze, Perugia, Latina), 1nel Sud (Napoli) e 2 nelle Isole (Palermo e Catania). I.:impattodegli stranieri su 57.576.429residenti è dell'l,5%, che sale al Centro al 2,7% e al 4,8% in Provincia di Roma (182.263 immigrati su una popolazione di 3.784.001unità), al 3,1% a Firenze al 2,6% a Milano e a Perugia. Il 52,9% dei permessi di soggiorno viene rilasciato per motivi di lavoro, il 12,8%
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