.{).IL BIANCO l.XILROS.SO Mii•Cilld tendere che in tutte le diverse e opposte forme, esso è una risposta al «vuoto» di Utopia e alla sollecitazione che la crescita della comunità mondiale e della società tecnologica pongono davanti a tutti i popoli. Logoramento socialdemocratico. La dinamica mondiale che ha sradicato il sistema comunista ha incrinato il modello socialdemocratico, perché la logica del mercato e della tecnologia hanno reso impossibile il benessere e la piena occupazione in un solo Paese. Sono venute meno le tecniche sociali legate all'espansione della spesa pubblica e al ruolo direttivo, persino imprenditoriale, dello Stato. E tuttavia anche la rivoluzione restauratrice degli anni '80 non è riuscita a stabilizzare il forte rilancio delle economie dei paesi anglosassoni, e ha trovato i suoi limiti nella competizione internazionale, portata innanzi dal Giappone e dalle economie ad esso collegate. Meriti e bisogni. Il Psi è stato, tra i partiti socialisti europei, il primo ad avvertire la difficoltà di limitare il discorso socialista alla sola questione sociale. La Conferenza di Rimini dell'82 apriva la prospettiva di una riforma della politica e delle istituzioni nel quadro di un contratto sociale fondamentale tra meriti e bisogni, di cui lo Stato non era il gestore, ma il garante. La prospettiva di Rimini delineava uno Stato funzionale alla società civile, «a servizio della società», prendendo una espressione del linguaggio cristiano. Il Psi domandava conflftto e contratto come forme proprie della società civile cui lo Stato doveva offrire un quadro di legalità. Conflitto, contratto, legalità, democrazia fusi in un medesimo processo continuano a dare il senso di un modo nuovo socialista non predeterminato dall'ideologia. Riformisti senza riforme. Se in Italia fosse esistito il sistema dell'alternativa, la volontà socialista di rendere la società civile protagonista della politica avrebbe vinto. Quando il Psi propose l'elezione diretta del capo dello Stato, lo fece per dare al principio del primato della società civile il nesso più semplice e più democratico tra scelta dei cittadini e direzione del governo. Sino al '91 il Psi ritenne possibile quell'obiettivo, poi lo abbandonò per accettare, di fatto, la proposta democristiana tendente a legittimare 23 una forma di governo statica, frammentaria, inefficace di fronte ad ogni interesse costituito. In poco tempo i socialisti sono divenuti dei riformisti senza riforma. Forse la ragione fondamentale era che nel partito era mancato qualunque tentativo di riforma all'accorpamento e alla gestione delle tessere, che subordinava le dimensioni della politica a quelle del potere dei notabili. Da ciò conseguiva inevitabilmente l'incapacità socialista a reagire ad un costume di clientelizzazione delle istituzioni, su cui si innestava la pratica dell'uso disinvolto del pubblico denaro, delle tangenti, della subordinazione a gruppi di potere. La base socialista è stato privata del proprio partito e ridotta a scegliere tra la clientela e l'isolamento. Le persone prima della politica. La fine del comunismo e di tutte le posizioni giustificate dalla lotta al comunismo ha di fatto modificato la figura dei partiti storici. Essi sono stati tutti delegittimati davanti ai loro elettori. Poiché il nostro paese è stato fortemente dominato dalla questione comunista esso è il primo a dimostrare che la fine del comunismo modifica tutta la cultura politica e la politica occidentale. Partendo dall'Italia questa caduta del muro di Berlino verso Occidente percorre tutta l'Europa, muta i rapporti tra i partiti ed il consenso; mette in forse la stessa Comunità europea, anch'essa figlia della guerra fredda. Siamo appena agli inizi di un cambiamento globale della politica. Il segno principale del cambiamento è quello che i socialisti italiani avevano posto al loro fondamento dieci anni fà: il primato della società civile sullo Stato e delle persone sulla politica. Questa prospettiva conserva la democrazia, ma dà pieno senso al principio della libertà e della creatività delle persone e dei gruppi. Imbalsamare i partiti? Il Psi clavedivenire ciò che da dieci anni ha detto di voler essere, e che oggi potrebbe essere: il partito della riforma della Repubblica italiana a tutti i livelli. Vi è nella nostra società una dialettica da società post-sovietica: i cittadini da un lato, i partiti dall'altro. Ma è l'epoca della comunicazione di massa, della videocrazia che toglie ai partiti il significato connesso alle loro tradizioni, garanzia della stabilità del voto. Resistere nella difesa dei partiti come erano prima della grande crisi del post-comunismo, vuol dire conservare strutture
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