Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 35 - dicembre 1992

.{)_fl, BIANCO l.XIL llOSSO ii i il 1M1 I MWNlXfAI ti)W I sfide poste dalla crisi interna, dagli accordi di Maastricht, dalle esigenze di mobilità e di flessibilità del lavoro, di privatizzazione e di efficienza che toccano in particolare i servizi ed il pubblico impiego. Al termine della mattinata si è svolto (purtroppo con poco tempo a disposizione) un confronto di opinioni tra Pippo Morelli e Nando Odescalchi (assessore regionale alle politiche sociali) sui temi della solidarietà e dello stato sociale, anch'esso da riorganizzare, non solo per motivi di costi elevati e di scarsa efficienza, ma anche nei criteri ispiratori, nei modelli organizzativi e nelle forme di cooperazione tra pubblico, privato, cooperative sociali e volontariato. I lavori del pomeriggio si sono svolti in un'unica tavola rotonda introdotta da una relazione di Marco Cammelli sui progetti di regionalizzazione nel quadro delle riforme istituzionali e per un reale decentramento di funzioni, di poteri, di strumenti e di autonomie, evitando tendenze separatiste e di frammentazione. Luigi Mariucci ha effettuato un esame puntuale delle ipotesi di riforma e di decentramento, che diano effettivi poteri, risorse ed organismi capaci di governare efficacemente e democraticamente. Guglielmo Epifani - segretario Cgil - insiste su un decentrameno con le gambe solide: trasferimento di poteri e autonomia impositiva. Le possibilità di decentramento fiscale vengono approfondite da Filippo Cavazzuti che sottolinea le esigenze di organicità, efficienza e insieme di solidarietà tra tutte le regioni del Paese. L'ultimointervento di Franco Carinci oltre aprecisare i modelli di decentramento, evidenzia le esigenze di equilibrio tra Nord e Sud, di regionalismo efficiente e partecipato, di collegamento con l'Europa. In conclusione Pierre Camiti ha ricordato che i temi del lavoro, le politiche sociali, il decentramento regionale e locale vanno affrontati nell'urgenza delle riforme istituzionalie del rinnovamento politico pena un ulteriore degrado e frammenta - zione corporativa. La crisi è grave e difficile e richiede un impegno unito sulle forze progressiste italiane (P.M.). ~ Prog,·amma ~ , .. - I I 9,30 Presiede e pre,e,,t{J Giuliano Cn:z.zola 9,45 Relazionn 14,30 Rela:i-011a Marcello SI.ecco MarcoCammelli Opinioni a confronto Opinioni a confronto 10,10 Ruolo e dimensione del lavoro ogsi U,50 Regionall$mo e Bicamerale Rino Caviglioli Vittorio Villo Luigi Moriucci Euorc Rotelli 10,50 Solidari.età Stato sociale 15,20 Decentramento i:rtitu:io1tale Pippo Morelli Nan,lo Odescalchi Lu•·ianoGuerzoni Tiziano Treu Pierluigì Costagnetti 11,30 Relazioni aindacali 15,50 Aut.anomia inpo&lt.iva regionale Rappre&mua,ua e rappre1ten.tatività del 3indacat.o Filippo Cavau:uti Coglielmo Epifani. Fausto Vigevani Franco C"rim•i En1-oSpaltro I 12,10 Dibaltàtu l111ervrrr11.nno • Ann• Carll, Enirico Giu~ti, A.ndr-e• VlrgUI, S.-r-glo Palmlerl, 13,30 B,,ffe, Giampiero Ma@11Anl, llncclo Camp•gnoU, Gabrh•le Gh~rudl, Paolo Gallf'"tli,Giovanni Cror.lonl, Silvino Candcloro, FrancHeo I Cavanull, Firancf'lco Hoce~tti, Ennio M.-rchl l.hrahU. 16,30 Fulvia Sisti ,ie pa l'/a cou Enrico Boselli e Piet-re Camiti 44

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