Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 34 - novembre 1992

{)JL BIANCO lX.ILROSSO MiiRCilill stabilità-efficienza dell'esecutivo (non dipendente dal parlamento) e - aspetto più rilevante, eppure più trascurato - di autentica forza del parlamento medesimo (titolare della potestà legislativa, sollevato dal votare leggi su cui il governo abbia posto la questione di fiducia o dal delegargli per tre anni la determinazione delle aliquote fiscali), contano ugualmente il modo di elezione (Francia) e la separazione dei poteri (Usa). 5. Tale è stata, almeno nella sua lettera più coerente, ancorché non univoca, la linea di politica istituzionale del Psi dal 1979 (articolo di B. Craxi sulla «grande riforma») al 1989, quando, al congresso di Milano, G. Amato indicò espressamente il modello presidenziale americano. Nella prospettiva bipolarizzante era metodologicamente corretto, anzi necessario, che si pretendesse la contestualità del regime presidenziale a tutti i livelli: nazionale, regionale, locale. Alla condizione, beninteso, che essa fosse evocata per affermare il principio e non per rinunciarvi ed escluderlo (col rischio immediato e col risultato successivo di farselo imporre in malo modo). Nel caso specifico della elezione diretta del sindaco la reieFilippo Turati e compagni sul banco degli accusati (1891). 8 zione sarebbe stata ben motivata se avesse fatto seguito al rifiuto dell'opposizione comunista di aderire a una proposta che non fosse partitocratica (di separazione), come invece era la sua e come è, del resto, purtroppo, quella attuale della commissione neppure definibile a rigore in termini di elezione diretta del sindaco come tale (in pratica, secondo Dc, Pds e, purtroppo, Psi, l'elettore non può dare il voto a un sindaco, sia pure di partito, senza dare al partito relativo un regalo in seggi di entità non molto inferiore a quello della legge-truffa del 1953: 60% anziché 65). In questa chiave la riforma elettorale, intesa come riforma a sé stante o come pura anticipazione di una riforma istituzionale imprecisata ovvero precisata in senso ancora parlamentare o neo-parlamentare, è invece questione secondaria, irrilevante, fuorviante. L'alternativafra proporzionale e uninominale ovvero fra proporzionale con correttivi maggioritari o maggioritario con correttivi proporzionali può essere influente in ordine al peso dei singoli frammenti del sistema politico italiano o all'interno di ciascun frammento (a cominciare.dal maggiore), ma è ininfluente rispetto alla struttura e al funzio-

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