Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 34 - novembre 1992

.Q.tt BIANCO l.XILROSSO ii ii it11U i i Mi tu@ •hl HannaSuchocka,il nuovo PrimoMinistrodellaPolonia È possibile che la scelta di Hanna Suchocka quale primo ministro da parte della coalizione dei sette partiti sia stata una sorpresa per l'opinione pubblica polacca in quanto non è tra i politici costantemente alla ribalta. Ciononostante, Ìa decisione di presentare il nome della Suchocka è sembrata al Parlamento un colpo di genio. Una dei pochi deputati rispettati dai partiti, la signora Suchocka sembra essere diventata il collante che tiene assieme una coalizione formata da partiti ideologicamente eterogenei. Sebbene faccia parte dell'Unione democratica, un partito pluralistico di centro-sinistra in materia di questioni sociali ma che sostiene le politiche economiche liberali, ha ottenuto facilmente il sostegno dei coservatori cattolici dell'Unione nazionale cristiana. Tali due partiti formano la spina dorsale della coalizione governativa. La scelta di Hanna Suchocka sembra indicare che i partiti non percepiscono· più il ruolo del primo ministro come quello di un portabandiera idealista, bensì come un amministratore e un negoziatore capace. Ha fama di legislatore instancabile con il dono dell'organizzazione e di interessarsi di più al lavoro pratico all'interno delle commissioni piuttosto che alle discussioni maggiormente spettacolari nell'aula del Parlamento. Esperia di diritto costituzionale, ha un grande interesse per i diritti dell'uomo. Ha guidalo la delegazione polacca al Consiglio d'Europa ed è stata eletta vicepresidente dell'Assembela parlamentare di tale organismo. Natanel 1946a Pleszew,vicino a Ponzan, Hanna Suchocka rappresenta agli occhi di moltipolacchi i valori tradizionalmente associali alla regione di Wielkopolska: la diligenza, la sistematicità, il pragmatismo, la sobrietà e il buon senso. Suo nonno, un docente di botanica farmaceutica all'Universilà di Poznan, aprì la farmacia di famiglia nella piazza centrale di Pleszew nel 1895. Anche i suoi genitori erano farmacisti. La farmacia è stata nazionalizzata dopo l'avvento al potere dei comunisti ma esiste ancora oggi; la casa adiacente appartiene ancora alla famiglia che ha una tradizione radicala di attivismo cristiano-democratico e patriottico. Suo nonno ha fondato un coro di Poznan, ancora esistente, nonché un teatro poacco per dilettanti. Sua nonna, attiva nel movimento dell'Azione cattolica, ha ottenuto un'onoreficenza pontificia come pure sua zia che ha guidalo in passalo l'Associazione nazionale delle giovani cattoliche. Anche la nonna della signora Suchocka è stata deputalo al Parlamento, nonché ministro per le questioni femminili nel governo del primo ministro Ignacy Jan Paderewski. Hanna Suchocka afferma di essere staia allevata in una casa che coltivava «la disciplina interna, la rettitudine e l'onestà, nonché la cultura e le tradizioni polacche». Hanna Suchocka si è laureata in giurisprudenza all'Università Adam Mickiewicz a Poznan nel 1968. le venne assegnalo un posto di insegnante per un anno nel dipartimento di diritto costituzionale ma, dato che allora si trattava di un «settore ideologico», fu sottoposta immediatamente a pressioni ad aderire al Partilo comunista. Come nel caso di molti polacchi che desideravano perseguire una carriera professionale senza aderire al partito dominante, Hanna Suchocka scelse di aderire al Partilo democratico (Sd), un partito satellite del Partilo comunista che si proponeva di rappresentare gli interessi della classe media, così come il Partito unito dei contadini si proponeva di occuparsi degli agricoltori. Ciò non ha miglioralo immediatamente la sua situazione lavorativama Hanna Suchocka è staia in grado di tornare all'università quale docente a tempo pieno 49 nell'atmosfera maggiormente liberale del 1972. Da allora ha insegnalo diritto costituzionale all'Università Adam Mickiewicz completando il dottorato nel 1975. È membro dell'Accademia polacca delle scienze e, dal 1982, tiene regolarmente conferenze all'Università cattolica di Lublino. Dal 1980al 1985Hanna Suchocka è stata deputato al Sejm per il Partilo Sd. All'epoca, apparteneva a un gruppetto di deputati «disobbedienti» che non si conformava sempre all'ortodossia comunista delle votazioni all'unanimità. Affiliata a Solidarnosc fin dalla sua costituzione nel 1990, Hanna Suchocka affermò di sentire il dovere di rappresentare il suo programma al Sejm. A titolo di esempio, nel luglio 1981 condannò la censura definendola «una limitazione di uno dei diritti dell'uomo fondamentale, la libertà di espressione». Nel gennaio del 1982votò contro la convalida del decreto che instaurava la legge marziale e nell'ottobre dello stesso anno contro la legge che metteva al bando Solidarnosc, contro il nuovo codice penale repressivo e la legge sui «parassiti». Per rappresaglia, venne sospesa dal partito. Nel 1984abbandonò il partito Sd in segno di protesta contro la nuova legge elettorale per i consigli locali. Il suo comportamento all'interno del Sejm le ha risparmialo le critiche che altrimenti avrebbe ricevuto dall'ala fondamentalista di Solidarnosc per il suo coinvolgimento in un partilo ufficiale. Nel 1989 le sue capacità, la sua precedente esperienza e l'autorevolezza di cui godeva hanno indotto Solidarnosc a inserirla nella sua lista di candidati alle elezioni successive agli accordi della tavola rotonda. Quando il Comitato parlamentare dei cittadini si sciolse, Hanna Suchocka aderì all'Unione democratica e figurò nelle sue liste nelle libere elezioni dell'ottobre 1991. Durante entrambe le legislature ha svolio

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