Il programma eleborato nel corso dei negoziati è un esempio della volontà di compromesso e di pragmatismo. I negoziatori si trovarono d'accordo sul fatto che le opzioni economiche della Polonia erano estremamente limitate e sull'opportunità di continuare le politiche miranti a dare vita a un'economia di mercato. Per quanto riguarda le divergenze ideologiche, hanno concordato una tregua pragmatica e hanno deciso di lasciare le questioni controverse, quali l'aborto e la cosiddetta «lustratio» (controllo dei precedenti politici), al Parlamento. La distribuzione degli incarichi all'interno del gabinetto e la scelta del primo ministro sono state effettuate nello stesso spirito. Pertanto, è stato deciso che la squadra responsabile dell'economia all'interno del gabinetto comprenda il deputato del Zchn Henryk Goryszweski quale ministro per le questioni economiche, il deputato dell'Ud Jerzy Osialynski quale ministro delle finanze, l'ex dirigente di Solidarnosc nonché deputato dell'Ud Jacek Kuron quale ministro del lavoroe della politica sociale e l'ex primo ministro nonché responsabile del Kld Jan Krzysztof Bielecki quale ministro senza portafoglio per l'integrazione con la Ce. Per quanto riguarda l'incarico di primo ministro, Hanna Suchocka sembra costituire il miglior compromesso possibile. Avvocato esperto di diritto costituzionale, naia in una famiglia di lunghe tradizioni cristiano-democratiche e patriottiche, dal 1980al 1985 è stata deputata al Sei, per il Partilo democratico, un partilo satelllite del partilo comunista. Allo stesso tempo, appartiene a Solidarnosc fin dalla sua costituzione nel 1980ed è stata uno dei pochi deputali del Sejm a volare contro la convalida dell'introduzione della legge marziale da parte del Generale Jaruzelski nel dicembre 1981. Nel 1989 è stata eletta membro dei negoziali della tavola rotonda a favoredi Solidarnosc e durante le elezioni libere del 1991 è stata eletta deputato dell'Ud. Ha una notevole esperienza parlamentare e gode di un rispetto diffuso per il suo attaccamento alle norme giuridiche nonché per il buon senso. Dopo alcune esitazioni, 1'8luglio il presidente Walesa ha accettato il gabinetto proposto dalla signora Suchocka e il 10luglio il gabinetto ha ottenuto la fiducia del ,{)li, BIANCO lXILROSSO •H6iik11idl 1 Gt11 ~•tii Sejm con poco più della metà dei voli. Senza il sostegno dell'Allenza di centro, i sette partili della coalizione non riescono ad avere una maggioranza netta in Parlamento; tuttavia, sono sostenuti dai deputali che rappresentano il sindacato Solidarnosc e la minoranza tedesca e pertanto detengono la maggioranza parlamentare. Il governo Suchocka: il ritorno della sobrietà e della concordia politica Il governo Suchocka si è presentalo fin dall'inizio come «un governo di pace ideologica». Nel discorso inaugurale al Sejm, la signora Suchocka ha affermalo che la formazione del suo governo «deve mettere definitivamente fine al periodo di conflitto e rivalità tra le varie forze politiche». Finora il nuovo primo ministro ha potuto mantenere la promessa; i rapporti con il presidente Walesa sono particolarmente buoni, senza dubbio a causa anche dell'enfasi data dalla Signora Suchocka alla necessità di cooperare con il presidente e del suo riconoscimento fin dall'inizio del ruolo fondamentale di Walesa in materia di difesa affari interni e politica estera. All'interno del gabinetto, l'unità sembra essere esemplare. Da questo punto di vista è significativo, ad esempio, che i liberali del Kld al governo siano disposti ad accettare il cosiddetto «patto dell'impresa», un programma mirante a ristrutturare le imprese statali, elaboralo dal ministro del lavoro Jacek Kuron, che si propone di coinvolgere i sindacati e i lavoratori nelle decisioni relative alle privatizzazioni e nella definizione della politica salariale, rimuovendo le restrizioni salariali per quanto riguarda le imprese. La posizione della signora Suchocka è stata rafforzaladalla sua determinazione nei confronti dell'ondata di scioperi proclamali l'estate scorsa nelle industrie statali del rame e del carbone e nell'industria automobilistica Fsmdi Tychy.Durante gli scioperi il primo ministro ha sempre insistito sul fatto che le controversie dovevano essere risolte mediante negoziati tra i lavoratori e al direzione aziendale e che il governo non era una parie in causa. Il governo si è rifiutato categoricamente di entrare nel merito delle singole dispute lavorative e ha cercato invece di promuovere una strategia nazionale che consenta di trovare so45 luzioni sistematiche ai problemi che riguardano in particolare le imprese statali. Il suddetto «patto dell'impresa», la cui presentazione al Sejm è prevista per le prossime settimane, si propone per l'appunto di fornire una soluzione a questo tipo di problemi. Il 9 ottobre il primo ministro ha presentato al Sejm il progetto del governo relativo agli orientamenti di politica sociale ed economica per il 1993. Il progetto propone cinque programmi prioritari, segnatamente nei settori della privatizzazione, della modernizzazione dell'agricoltura, delle finanze pubbliche, della previdenza sociale, nonché dalla giustizia e della sicurezza pubblica 1 . In merito alla privatizzazione, il governo Suchocka si propone di procedere in maniera graduale, semplificando e incrementando le opportunità di privatizzazione delle imprese mediante la cessione in affitto, le vendite a rate e la locazione della proprietà a società di proprietà dei dipendenti 2 . In materia di modernizzazione dell'agricoltura polacca, il governo si propone di ridurre i costi e aumentare la redditività della produzione agricola, mantenendo nel contempo una situazione stabile sul mercato alimentare. La politica agricola proposta dal gabinetto prevede il mantenimento di prezzi minimi per i prodotti di base quali i cereali e il latte, l'introduzione di soprattasse sui prodotti agricoli importati e la costituzione di un sistema di crediti finanziari a basso lasso di interesse e di sgravio del debito3 . Al fine di superare l'attuale crisi delle finanze pubbliche polacche, il governo insiste sulla necessità di riservare, nel corso dei prossimi cinque anni, almeno la metà dell'aumento del prodotto nazionale a favore degli investimenti mentre la quota destinata all'aumento dei consumi dovrebbe rimanere costante e persino diminuire. Ciò renderà ancora più necessario il controllo degli aumenti salariali4 . Per quanto riguarda la previdenza sociale, gli orientamenti del governo dispongono la liquidazione graduale della situazione di monopolio del Fondo per l'assicurazione sociale e l'introduzione di metodi diversipicali di assicurazione a seconda dei rischi specifici che concernono ciascun cittadino. In merito al sostegno ai disoccupati, si cercherà soprattutto di facilitare il loro ritorno all'attività
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