i.)_p. BIANCO UJLROSSO IU•®•Wtl Socialismoanticoe nuovo uguaglianza, libertà,solidarietà s e per socialismo si intende l'affermazione di due valori - libertà ed eguaglianza - e la permanente tensione e azione verso la massima estensione di questi due valori, e se per società socialista si intende una società di liberi e di uguali (liberi ed uguali nei diritti e nelle opportunità) a me sembra fuori discussione l'attualità della ragione d'essere di un pensiero, di una forza, di un'azione socialista in Italia e nel mondo per due fondamentali ragioni: la libertà «da»costrizioni e bisogni, da nuove costrizioni e nuovi bisogni, non è mai garantita una volta per tutte e per tutti; la libertà «di» realizzarsi come persone, come lavoratori, come cittadini non è la funzione fondamentale dell'organizzazione sociale e delle istituzioni della democrazia politica. Non tutti i cittadini hanno gli stessi diritti, meno ancora sono coloro ai quali sono rese disponibili le stesse oppotlunità. L'offuscamento evidente del senso della parola socialismo deriva certamente dal fallimento del comunismo e dalle debolezze storiche e dagli errori terribili del socialismo italiano di questi ultimi anni e dei ritardi di quello europeo. Ma deriva anche dal fatto che le società democratiche, o liberal-democratiche hanno fattopropri e realizzalo nei decenni molti dei postulati e dei programmi del movimento socialista ed oggi, di fronte ad un svolta epocale in atto, il movimento socialista è privo di una cultura e di una identità programmatica, capaci di rispondere e dare un senso ad una rinnovata prospettiva di nuove libertà e nuove uguaglianze. E non è per caso, ma è proprio per tale assenza, che le società liberal-democratiche sono pressoché esclusivamente impegnate a regolare conflitti sempre piu diffusi, sempre più pericolosi, mentre non di Fausto Vigevani LeonidaBissolati CamilloPrampolini 41 sono in grado di produrre soluzioni capaci di superare tali conflitti, di andare oltre, spostando più avanti le nuove frontiere della libertà, dei diritti, dell'uguaglianza per una società e un mondo più solidali. Questo compito deve essere invece proprio di un nuovo movimento socialista. Solo da qui può venire la possibilità di respingere le minacce contro la democrazia, la regressione verso il nazionalismo e il razzismo, verso una sempre più diffusa disarticolazione e talvolta degenerazione del conflitto sociale. Ma in un mondo sempre meno fatto di Stati nazionali e sempre più di e da Istituzioni e di forme di regolazione sovrannazionali, è concepibile un nuovo movimento socialista solo se assume i grandi temi posti dall'internazionalizzazione della comunicazione, dall'economia, dall'ambiente, i grandi tempi dello sviluppo, del rapporto Nord-Sud del mondo, i grandi temi della libertà e dell'uguaglianza in una democrazia planetaria, e questi diventano criteri ispiratori dei programmi e dell'azione su scala nazionale o regionale. Un tempo si diceva che la pace non era divisibile. Oggi si può e si deve dire che nemmeno la democrazia, la libertà, l'uguaglianza sono divisibili, su scala mondiale. Un nuovo movimento socialista ha senso perciò se è parte di un movimento più ampio, se assume la dimensione europea e mondiale come dimensione indispensabile della sua cultura, della sua identità programmatica, della sua azione. Ma se ciò è vero, se è vero che né in Italia né altrove nel mondo le forze liberal-democratiche non sembrano in grado di andare oltre la regolazione dei conflitti e con crescenti difficoltà (dalla rivolta dei ghetti neri di Los Angeles, alle guerre interelniche o medioorientali, alle manifestazioni di razzismo in
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