Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 33 - ottobre 1992

.{)!I, BIANCO lXltllOSSO 1111 Ikl)11111 I sidente della Commissione per le riforme istituzionali e, dettaglio non irrilevante, nemmeno della maggioranza di Dc, Pds e Psi. È arduo perciò immaginare che sarà la commissione De Mita a varare le modifiche costituzionali di cui l'Italia ha assoluto bisogno per poter funzionare meglio. La precedente commissione Bozzi dopo 14 mesi di lavoro, 50 sedute plenarie e 34 dell'ufficio di presidenza, si è conclusa con un nulla di fatto. Salvo una relazione di maggioranza votata da appeI:Europa immaginata dai cartografi greci (V s. a.C) 4 na 16commissari (su 41) e 6 relazioni di minoranza. Tutte finite nel dimenticatoio. Può darsi che la commissione De Mita abbia maggior fortuna. In ogni caso mi sembra che di una cosa si dovrebbe essere certi: dalla nuova commissione bicamerale potremo al massimo aspettarci qualche misura di cosmesi elettorale, ma non i cambiamenti istituzionali necessari per realizzare la democrazia dell'alternanza. Illudersi del contrario equivarrebbe infatti a credere che l'acqua può scorrere in salita.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==