.{)J. BIANCO l.XILROSSO liX•#iilil Autunno inverno dellaRepubblica? di Giovanni Bianchi artirei da un evidente parados- forme di incompatibilità; quel che resta fer- fa sì che terreno di coltura dei localismi in P so, da una distanza che si è fat- mo è che nessuna classe politica legifera Italia siano le «zone bianche», e non !'Eta davvero insopportabile. Da contro il proprio interesse. Non mancano milia «sazia e disperata» o la Toscana seuna parte l'esigenza di torna- colpi di teatro, c'è da aspettarsi l'invenzio- colarizzata dai massoni. Penso alla provinre a fare l'elogio della politica, ne del mostro di Loch Ness della vicenda eia di Brescia, alla diocesi di Bergamo, alforse provocatoriamente, cer- politica italiana, ma la regola è una stagna- la Brianza manzoniana, alle ricche zone tamente controcorrente, dopo zione di fondo. È questo del resto il vero prealpine del Varesotto. Qui hanno visto averne giustamente, negli anni scorsi, in- terreno di coltura delle leghe. storicamente i natali ben altre Leghe, queldicato il limite. Ma troppe vicende interne C'è chi si chiede se sia legittimo tanto le «bianche» di un Achille Grandi, fondae la tragedia di quella che fu la Jugoslavia stupirsi per lo «sfondamentoculturale» del- tore delle Acli, firmatario del patto di Rosono lì a dirci che quando le forme del po- la Lega quando da tempo, almeno un de- ma, grande e integerrimo costituente che litico non sono all'altezza delle trasforma- cennio, l'astensionismo e l'avversione alla già nel 1908 fondava, proprio da queste zioni non spariscono soltanto le rendite partitocrazia sono leggibili s.tatisticamen- parti, il.primo sinçiacato «bianco» e nazioclientelari, ma riemergono nel contempo te. Così la Lega organizza quel- che c'è, . nale di categoria, quello dei tessili. Penso, mostri insospettatamente antichi e perico- quel che già c'era da tempo. E siccome la per il Bergamasco, al famoso sciopero di !osi. bestia nera è individuata nell'invadenza Ranicar una delle pagine es~mplari. e più Ma, ecco il paradosso: perché se da un della partitocrazia, sarà pur bene ramrrien- calde della storia di una solidarietà socialato è così necessario rifare l'elogio della ..:ta,re che il termine partitocrazia apP,µ,nto· le e sin,daç:alecattolicamente ispirata. E !apolitica, dall'altro è nel conteinpo1còsìdif, ,: ·non,.è·farina del sacco di Bossi/e neppure .domanq,a's.r fa ~pertinente ma ineludibificile fare l'elogio di questi partiti? E se ld \:li qùello di,}4arco Pannella. A parlare di.. :1e:,corri~mai in' aree di tradizionale radidifficoltà riguarda tutti i partiti, ecco che partitocrazia cominciò ottant'anni fa Luigi camento.ed educazione cattolica crescono la questione si fa ancora meno consolante Sturzo, prosindaco di Caltagirone. Nell'og- - accanto a percorsi di segno opposto, bee più complicata. Con una osservazfone gi, col lucido disincanto che gli è abitua- ninteso - percorsi all'apparenza egoistici oramai obbligata anche per chi non inten- le, è MinoMarinazzoli a sentenziare: il se- e che si autorappresentano? Come mai qui, de fare il verso a Mosca, Pareto, Michels. natore Umberto Bossi può straparlare da invece ç:heal.Sud,. dove ci sarebbero molConstatiamo oramai i guasti che va produ- mattina a sera, tanto i suoi-voticresc;:onolo· te più ragioni per la rabbia antistatale che cendo su larga scala una proporzionalità stesso,dal momentoche le ragioni delle Le- fa brandire come clava le bandiere dell'auinversa tra l'estensione del ceto politico nel ghe sono i nostri torti. Dico di più, e pen- tonomia e della separazione? nostro Paese (che non si limita certamente so all'ultimo Ruffilli che si chiedeva scon- Il navigato politico piange in partibus leai partiti e al loro indotto: molta e troppa solato se fossimogiunti - già qualche an- ghiste sulla pace sociale regalata gratis per è la gente che mangia di politica, fino a co- no fa all'autunno o all'inverno di questa Re- quarant'anni ai padroni che hanno adesso stituire davvero una nomenklatura e una pubblica: se il discorso sulle riforme elet- - irriconoscenti - foraggiato le leghe. sorta di nuova classe) e la produzione di torali ed istituzionalinon uscirà presto dalle Piange anche la giovane educatrice: tanti progettualità e politica tout court. Troppo conversazionitermali per avviarsisulla stra- giovani passano per le nostre mani e poi ceto politico e troppa poca politica, per- da dell'iniziativa politica e della decisione, fanno gli individualisti. Tentodi capire. Su ché la vischiositàdegli interessi e delle ren- localismoe plebiscitarismo troveranno l'oc- quattro aree tematiche - secondo gli anadite di questa nomenklatura ottunde la ca- casione per un patto non facilmente solu- listi - si attesta il successo di Bossie i suoi pacità di innovazione fino ad isterilire ogni bile. Su di un terreno di autentiche affini- compagni: crescono le leghe dove si clanistanza riformista. La stessa corsa elettora- tà elettivee a dispetto di conclamate distan- no valori depotenziali ma ancora avvertiti; le va così sempre più assumendo i caratte- ze ideologiche e del solitoesercizio di boe- crescono su un'idea forte di territorialità ri del marketing per un ceto politico in ec- cacce gestito per la pubblica scena. (Blut und Erde); sul rancore antistatalee cesso. Così le buone intenzioni e le predi- Cose forse risapute, ma non del tutto ba- anti-istituzionale, una sorta di persistente che si sprecano, dal limitedel numero delle nali. Vorrei qui proporre all'esame la cir- deriva sessantottina; su interessi che fanlegislature fino al vasto campionario delle costanza inquietante (almeno per me) che no rientrare dalla finestra il bisognodi rap20
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