,l>-U-, BIANCO l.XILROSSO ilii•Cilid - Di qui un elogio alla virtù della temperanza, non tanto e non solo come virtù dei singoli, ma come stile sociale di vita, con il rifiuto di sprechi e privilegi, dei modelli di vita centrati sul successo e sui consumi, sul denaro e sulla carriera, sul potere verso gli altri e sul cinismo personale e social~. di singoli e di categoria, di città e di regioni intere. Conclusione. È una sintesi interessante, questa, degli orientamenti della Chiesa cattolica attuale. Forse, tenendo conto della storia concreta, sarebbe desiderabile un pizzico in più di autocritica, ma non si può aver tutto, e tutto insieme. È in ogni caso chiaro che dalla Chiesa come tale, in questo momento di crisi, e soprattutto di fronte alla paralisi della politica e delle istituzioni, vengono parole forti, che fanno risaltare ancora di più la realtà delle difficoltà della politica e dell'organizzazione dello Stato e della società a rispondere alle urgenze di oggi. Mantova è stato l'ultimo esempio. Ebbene, a chi scrive sembra di poter affermare senza tema di essere smentito che finora l'unica risposta netta, e in positivo, alla realtà preoccupante rivelata dai numeri delle elezioni di Mantova, sia venuta, sulla prima pagina di «Avvenire», proprio dal vescovo di Mantova, monsignor Egidio Caporello, in un fondo di venerdì 2 ottobre. Il titolo è già significativo: « Vatenutaaperta la difficilepartitadiMantova». Eccone qualche passo: «Lagente di Mantova...ha fatto la suaparte. Ma " t+,,l~ Il mappamondo arabo di Al-Idrisi (Xl s. d.C.) 18 non per chiudere i conti, bensì per aprirli... Questa partitaaperta riportaalle questioni cruciali e alledomande che occorreràformulareconpiù sicurezza. Per chiederci, ad esempio: è stato e si vuoleche siarifiutodelle degenerazionipolitiche, o rifiutodellapolitica? È statae saràreale volontà di cambiamentomorale e sociale o rinuncia alla fondamentalescelta della solidarietà a tutto campo? È statae sarànuova e coerente coscienza socialee corresponsabilitàistituzionale, o schizofrenia trapubblico e privato? È orizzonte aperto sul mondo, o riflusso, chiusurae assurdaprotezione di se stessi?». Il fatto che Caporello dia, di seguito, una risposta di speranza e di concordia, di impegno e di apertura di responsabilità nuove può essere il frutto del suo essere uomo di fede e di chiesa, ottimista per vocazione e per mestiere, ma le domande giuste egli se le è poste, mi pare. È un caso che dal mondo politico non siano ancora venute nè risposte nè domande, e che Mantova sia stato solo, almeno finora, l'occasione per una rissa interna ai partiti, per scaricare su altri le responsabilità che gravano sui leaders dei partiti? Forse non è un caso, come non lo è il fatto che un solo partito, l'eterna Dc paia già aver capito tutto, o almeno paia far intendere di aver capito la lezione: cambia subito segretario e pare offrire a Segni un posto rilevante per il rinnovamento interno. E gli altri?
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