Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 31/32 - ago./set. 1992

.l)..ll. BIANO) lXILROSSO liX•@ilil cioè delle alleanze di governo, hanno la funzione di eliminare i partiti che non partecipano al governo. Quindi avremmo le Leghe messe fuori, e insieme tutta la zona della sinistra non Pds messa fuori. Questo potrebbe anche essere desiderabile. Ma può il Pds diventare parte di un'alternativa laica? E può il Pri accettare questo, mentre invece inclina, per lo più, verso altre iniziative? Quindi oggi mi pare che sia difficile pensare politicamente al ricambio in queste condizioni. E penso all'uscita dei riformisti. Certamente anche questo è un segno. In Italia occorre dire che un cosa è avvenuta: il comunismo non è morto. E infatti ci sono i «comunisti democratici», e cioè quelli che hanno il fiato grosso sul collo del Pds, bloccandolo. E infatti noi abbiano ancora «il Manifesto» come organo di pensiero. Qualcosa di simile accade anche in altri paesi dell'Occidente. Voglio dire: in Occidente dopo la caduta del comunismo reale il comunismo esiste ancora, in forme minoritarie, però esiste. E quindi questo fa sì che il Pds sia un partito che guarda ad un modello socialdemocratico, che è in crisi in Europa, ed 39 ha alle spalle ancora un modello comunista. E quindi questi poveri pidiessini si trovano veramente in una situazione difficile. Perciò il ricambio non lo vedo ancora in una prospettiva operativa, perché - ripeto - l'unico ricambio possibile in questo sistema elettorale a Dc e Pds come schieramento di maggioranza è lo schieramento laico. Questo vincerebbe, sono convintissimo. Una alleanza Pri -Psi-Pds in quella forma vincerebbe ma non è un'alternativa di sinistra. Cioè l'alternativa da noi andrebbe bene purché non fosse di sinistra. Perché - come dicevo prima - come conseguenza della fine del comunismo anche il modello socialdemocratico è caduto e non esiste un modello economico alternativo. I modelli economici sono tutti comuni, ormai. Perciò, certo, io spero che ci sia un ricambio, solo che non vedo - per ora - altre maggioranze oltre Dc-Psi sul piano reale. È questa le verità. Non c'è in Italia, sul piano dei fatti, altra maggioranza che governa se non Dc e Psi. Non ne vedo altra, neppure in prospettiva, si badi bene, perché in prospettiva ci sarebbe solo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==