IU•®iiiil TAMBURRANO Corruzione di ieri, corruzione di oggi. Perché è fallita la legge del finanziamente pubblico dei partiti? Io poi riprenderò questo tema di Bettiza -, del ricambio e dell'unità della sinistra, di cui ho già parlato prima, perché secondo me è il problema centrale. Però prima vorrei dire qualche cosa sulla corruzione. Per il Psi di De Martino, venti anni fa, mi sono occupato del problema del finanziamento, ed ho fatto un esperienza che forse può essere interessante conoscere. La corruzione, - sono d'accordo -, nasce nel clima e nella realtà dell'Italia consociativa che ha descritto Baget, non c'è ombra di dubbio. In realtà non si tratta solo del finanziamento dei partiti per le loro spese. Il problema nasce dal fatto che i partiti, avendo la mano su tutto evidentemente hanno anche la mano sui soldi, perché i soldi servono ad aumentare il potere ed il potere serve ad aumentare le risorse, cioè i soldi stessi, appunto, in un circolo vizioso che non c'è bisogno di descrivere oltre. Il consociativismo ha portato anche questa divisione delle parti, per cui alcuni prendevano dollari Usa e soldi dell'Eni, altri prendevano i rubli, e i soldi dalle Coop. Così del resto ci sono state due «Gladio». Il povero Cossiga aveva qualche ragione quando ha detto: «Mettiamo via gli scheletri, azzeriamo tutto e ricominciamo», però noi dobbiamo anche tenere conto di un altro aspetto, altrimenti facciamo solo discorsi generali. Non si può dire soltanto: «È il costo della politica». Un momento: è un costo perverso, perché non è scritto da nessuna parte che la politica debba costare tanto e debba essere pagata così. Quando i Pretori d'assalto, Almerighi e altri,scoprirono i finanziamenti dei petrolieri, allora ci fu la grande paura nei partiti. Ricordo che De Martino ottenne l'incarico, e c'era un forte movimento di opinione pubblica che poneva la questione del finanziamento pubblico dei partiti. Egli dette a me l'incarico di studiare la questione, e di proporre un provvedimento. Lo feci, anche se non avevo veste parlamentare. Bene. I partiti hanno approvato quella legge con una rapidità fulminea. Non c'è stata legge approvata con tanta rapidità. Eppure su una cosa essi sono stati, già da allora, - bada Mancina -, tutti uniti: il rifiuto dei controlli. Perché il Pci non vo34 leva rischiare che si andassero a scoprire le società compiacenti che facevano arrivare i soldi dalla Russia, e gli altri partiti non volevo scoprire i dollari, e i fondi dell'Eni, e così via. L'unico partito che allora fece una certa pressione per i] controllo è stato il Psi, perché, poverino, era ancora coinvolto in modo limitato in queste cose. Siamo agli inizi degli anni '70, e la legge è del '74. Fu approvata, ma senza i controlli. Basta vedere cosa successe quando è scoppiato lo scandalo dei petrolieri a Genova con i Pretori d'assalto. Niente. Non hanno voluto i controlli. C'è stato allora questo desiderio di sottrarsi al condizionamento dei finanziamenti illeciti ed occulti - per un momento sincero -, ma poi non hanno voluto i controlli, ed ovviamente quei tunnel che erano stati scavati per far passare il denaro sporco sono rimasti aperti, ed il fiume carsico dei finanziamenti ha continuato ad arrivare ai partiti aggiungendosi al finanziamento pubblico. Poi con il tempo queste pratiche assistite dall'impunità si sono diffuse ovunque. Dai partiti agli amministratori locali a nome di partiti. Come ebbe a dirmi uno di questi: «Quandounosta lì, diventaAssessore, e si accorge che gli altri rubano, prendono i soldi,le tangenti,le bustarelle.Eperchénoino?» Oggi la novità è che non abbiamo solo il sistema consociativo, per cui i partiti avendo le mani su tutto le tengono anche sui soldi, ma abbiamo anche l'arricchimento personale, che è un fenomeno relativamente nuovo. Il fatto è che uno i soldi non li prende più soltanto per fare la campagna elettorale, sempre più costosa, ma per vivere in un certo modo... BETTIZA Però il caso Freato dimostra che fatto non è nuovo! TAMBURRANO Certo. Niente è completamente nuovo. Perciòho detto relativamente nuovo, perché il caso Freato adesso si è diffuso, ed i soldi servono anche per farsi la villa sull'isola in Polinesia. Tutti coloro che hanno avuto questo tipo di commercio e sono entrati in questo rapporto di malaffare con gli affari si sono anche arricchiti personalmente. MANCINA Non tutti! Su questo non sono d'accordo.
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