,PJLBIANCO lXILROS.SO MiiRCilid hanno paura di non essere coinvolti e di subire scelte che hanno poca coerenza con i principi ispiratori dalla legge quadro e con la loro esperienza concreta. Forse è il caso magari di sforare un pochino sui tempi, ma di fare in modo che siano coinvolti, attraverso un metodo partecipativo e democratico, le realtà organizzate del volontariato. In molte regioni queste ultime si sono organizzate elaborando e proponendo dei veri e propri testi di legge, segno positivo di una cresciuta consapevolezza e progettualità del volontariato.Adesso spetta ai responsabili politici delle Regioni fare in modo che il livello istituzionale più decentrato si dimostri in grado di essere protagonista di un forte e rinnovato rapporto con i volontariato e quindi con la società civile. Il volontariato tra la logica dell'oasi e la sfida del mutamento Naturalmente, di fronte ai disegni di legge, in genere non bisogna assumere aspettative salvifiche. Il volontariato non ha di che compiacersi in modo corporativo sino a quando si avranno tante persone e cittadini in stato di disagio e di emarginazione, senza voce e rappresentanza. Si deve evitare che il volontariato venga riconosciuto come un'oasi felice e/o che si lavori per fare deserto nelle politiche sociali e nella realizzazio16 ne della solidarietà. In questi anni di lavoro quotidiano con il Movi abbiamo capito inoltre che anche altri atti legislativi sono fondamentali e che non si possono più rinviare per dare credibilità a questa legge quadro: - una legge finanziaria che non penalizzi i soggetti deboli e gli interventi sociali; - autonomia impositiva ai comuni per attivare politiche sociali, allo scopo, ad esempio, di eliminare gli Istituti in cui sono rinchiusi i minori e gli anziani; - una nuova legge di riordino dei servizi sociali, quella attuale è ancora oggi legata alla legge Crispi del 1890, in modo da rendere effettivi e veramente esigibili i diritti sociali e da attribuire un nuovo ruolo alle politiche sociali nella costruzione dell'Europa e nel rapporto con i paesi dell'Est e del Sud del mondo... - una nuova legge sull'obiezione di coscienza che sappia dare il giusto peso alle scelte nonviolente e di servizio civile alla patria; Per uscire fuori dalla logica dell'oasi si richiede, inoltre, in prospettiva un inedito lavoro di collegamento tra le varie realtà del volontariato per esprimere un comune impegno di tipo culturale e progettuale: legare le concrete esperienze di accoglienza e di condivisione alle sfide complessive della nostra umanità che sono soprattutto la pace, la giustizia e la salvaguardia dell'ambiente.
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