Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 28 - maggio 1992

.Pll~ BIANCO lXII~ ROSSO VITA DELL'ASSOCIAZIONE ReS:sul 5 aprileguardando al futurodell'unitaàsinistra Il 23.4.92 si è riunito a Roma presso la sede di Piazza Adriana, 5 il comitato direttivo di «Riformismo e Solidarietà». Presenti: P. Camiti, R. Caviglioli, M. Bertin, G. Gennari, F. Iacono, E. Rotelli, G. Morini, L. Saba, G. Bellò, B. Temporiti, R. Vallini, M. Ricciarelli, M. D'Andria, G. Di Mase, F. Grubissa, V. Ciccarelli, T. Treu, G. Borroni, P. Morelli, G. Biondi, S. Antoniazzi, S. Veronese, M. Ferrari, P. Baretta. La riunione si è aperta con la relazione di Carniti sulla situazione politica dopo il voto del 5/6 aprile. Camiti ha esposto i principali punti su cui «ReS»dovrebbe impegnarsi in prospettiva per un reale cambiamento della situazione politica e di governo, evidenziando le principali riforme necessarie (riforma istituzionale, riforma dello stato sociale, riforma del sistema educativo) per il Paese. Ha ribadito la necessità di lavorare per costruire le condizioni per l'alternanza, e ha insistito sulla necessità per questo di creare un vero polo riformista e un nuovo soggetto politico capace di riaggregare la sinistra. Il dibattito si è soffermato sull'analisi del voto del 5/6 aprile, e in particolar modo sulle attuali posizioni del Psi e del Pds, sugli spostamenti del voto cattolico, sull'affermazione della Lega e sulle prospettive che la realtà attuale e futura offre all'azione di «ReS». Per S. Antoniazzi l'obiettivo dell'Ass.ne per i prossimi anni dovrà essere l'impegno per realizzare l'unità a sinistra. Qualcosa in questo senso è già stato fatto con le iniziative di Milano (Laboratorio Riformista), tuttavia si deve fare di più. «ReS» può essere una struttura di dialogo tra Psi e Pds, e contemporaneamente deve coinvolgere altre forze e gruppi organizzati. P. Morelli inizia il suo intervento con una analisi del voto: le scelte fatte nell'ultimo periodo dal Psi (referendum, obiezione di coscienza) hanno determinato una forte critica da parte dei cattolici 66 e del mondo del volontariato. Riguardo al voto dei cattolici evidenzia come questo si sia spostato anche verso la Lega. Cosa può fare «ReS»per una sinistra unita? Secondo Morelli sono importanti sia «Il Bianco e Il Rosso», sia i Forum e convegni, tuttavia si deve fare di più. Egli propone un seminario a carattere nazionale che elabori delle proposte concrete che poi vengano portate avanti con impegno. Anche G. Borroni parla della fine dell'unità dei cattolici. Riconosce che «ReS» è una delle poche sedi dove si porta avanti il discorso dell'unità della sinistra, e che trova in questo obiettivo una delle sue ragioni d'essere. R. Caviglioli sostiene che la novità delle elezioni è stata l'affermazione della Lega. Per quanto riguarda gli altri partiti «il Psi ha retto di fronte ad una situazione preelettorale molto difficile, tuttavia la situazione è fluida e aperta, è quindi necessario entrare nel dibattito politico, essere presenti in qualche modo». Si potrebbe avviare un seminario aperto alle forze della sinistra (Psi, Pds, verdi e altri) all'interno del quale elaborare delle ipotesi concrete. Secondo G. Gennari è necessaria per il Psi una analisi delle scelte politiche e sociali degli ultimi anni, e in particolare della strategia della collaborazione con la Dc in crisi, che ha immobilizzato molte energie, e della questione morale interna: occorre una autocritica sincera. Il Pds da parte sua deve uscire dalla ambiguità in cui si trova, a metà strada tra il vecchio e il nuovo, e con un'unica continuità costituita dalla polemica con il Psi. B. Temporiti ribadisce la necessità per «ReS»di partecipare al dibattito politico, attraverso una leadership di riferimento rappresentata da P. Camiti. P. Camiti dovrebbe avviare delle consultazioni con alcuni personaggi politici utilizzando anche l'esperienza europea.

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