Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 28 - maggio 1992

..l).f.L BIANCO lXILROSSO Mi A•CiI i 1W Unarispostsaolidale alla«complessiteàm»ergente di Claudio Sabattini a lezione che si può trarre da quanto è accaduL to in questi ultimi tre anni in tutto il mondo è inequivocabile per lo stesso movimento sindacale. Società sempre più complesse non possono più stare insieme né per mezzo di ideologie onnicomprensive né per mezzo di apparati centralistici che invochino le ragioni della funzionalità. La stessa speranza riposta esclusivamente nel mercato come supremo regolatore ha trovato drammatiche smentite in questo ultimo anno a tal punto che per primo il pensiero liberaldemocratico chiede un nuovo sforzo creativo pari a quello che portò allo stato sociale ed alle politiche keinesiane. Movimenti profondi, alimentati da una vera e propria «sete»di identità, reagiscono a questa crisi di valori e di esperienza con la richiesta localistica e/onazionalistica, con la difesa di classe e/o corporativa, con la riscoperta «intollerante»delle proprie fondamenta. In questi movimenti stanno anche le radici di un possibile e radicale passo avanti nella direzione di società democratiche in quanto 10 fondate sul riconoscimento esplicito della diversità dei fini e dei soggetti e sulla costruzione processuale, con loro contributo, di progetti di trasformazione sociale e politica. Per l'intanto prevale l'aspetto distruttivo e ciò che viene in primo luogo distrutto è il valore della solidarietà: sta prevalendo una feroce lotta per la sopravvivenza, e ciò è vero per lo stesso movimento sindacale italiano. Ogni tentativo neointegralista o centralistico è destinato ad aggravare questo processo, Occorre ripartire da una concezione integralmente pluralista fondata sulla tolleranza e regole democratiche conseguenti. Il movimento sindacale italiano può rilanciare il suo valore primo e fondamentale la solidarietà solo presentandosi come un unico contenitore, agibile e visibile, per tutte le differenze interne al mondo del lavoro: religiose, ideologiche, politiche, di genere, di razza, di etnia, di nazione, di status. Pluralismo e solidarietà quindi nella democrazia come valori fondativi ma anche come valori esigibili nella prassi quotidiana.

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