.{).tl, BIANCO lXILROSSO MillliMIII realizzare i comuni fondamenti etici della politica... » (Intervista a «Il Giornale», 10/2/1992). Cose simili, del resto, il cardinale Ratzinger le ha scritte di persona nel suo ultimo libro edito in Italia: «La Chiesa, una comunità sempre in cammino», Milano, Ed. Paoline, 1992. Pio XII e il cardinale Ratzinger più moderni e tolleranti della Cei? Difficile una risposta secca, In ogni caso è una singolarità italiana, quella di identificazione ufficiale dei cattolici con un partito. A leggere i documenti dei vescovi francesi degli ultimi 20 anni, e tra essi come puro esempio quello per le elezioni del 1988,e il documento su «Chiesa e responsabilità politica» dei vescovi Usa (cfr, ambedue su «Adista Dossier n.31 », aprile 1988)e tanti altri, ci si chiede perché mai sulla Chiesa italiana e sulla libertà cristiana dei suoi membri debba ancora pesare, oggi, dopo la caduta dei muri e delle ideologie atee e totalitarie, uno schieramento di parte che non si giustifica più con ragioni pastorali, ed è contraddetto dal modo di pensare degli stessi cattolici impegnati, come dimostrano i dati dell'indagine Ispes che ho riportato in dettaglio nella seconda puntata di queste riflessioni. È del resto sotto gli occhi di tutti il fatto che cattolici noti come tali siano presenti, anche in queste elezioni imminenti, in tutti o quasi i partiti in ·~'"' -~ / BibliotecaGino Bianco 22 gioco. L'eventuale incoerenza reale nei confronti della testimonianza cristiana non si può dedurre, certo, dal loro non essere nelle liste Dc, ma va motivata e provata ogni volta, e per ogni persona, ciò che vale, del resto, anche per coloro che sono nelle liste Dc. Può bastare alla Chiesa italiana, per approvare una scelta elettorale, l'inclusione di una persona anche discussa e discutibile per mille ragioni, nelle liste di un partito, di quel partito? Tutto quello che si è scritto finora mi induce a rispondere di no, e i danni di questa identificazione mi risultano di una chiarezza lampante. Bastadel resto ascoltare e leggere, in questi stessi giorni, le voci pensose che riescono a farsi vive persino nella miriade di bollettini e settimanali diocesani, sotto la responsabilità di vescovi e teologi, con le acrobazie più spericolate per mettere insieme convinzioni e convenienze, obbedienza alla Cei e buon gusto e coscienza: l'Agenzia cattolica «Adista» ne porta esempi in ogni numero. Interessante ancor più, per concludere questo lungo itinerario, al momento di lasciare parlare i numeri del 5 aprile, su cui torneremo in seguito, andare a leggere i numerosi documenti che da parte di associazioni cattoliche si producono in questo momento su politica e valori, su coerenza e scelte. Un solo esempio: alla lettura dei sette criteri dettati dalla Azione Cattolica di Milano ci si
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