,i>.tL BIANCO '-XILROSSO Mi•kliiill veri e degli ultimi, della durezza dogmatica e totalitaria e della solidarietà di tanta povera gente abbandonata dal potere e privata dei beni essenziali... Gli «allontanati», dunque, per ragioni politico-partitiche, anche giuste in via di principio, perché alla radice morali e di filosofia incompatibili con la fede, sono stati tanti, e si sono sentiti esclusi, nei fatti, anche dalla comunità ecclesiale, dai sacramenti, dalla pratica della fede, dalla consuetudine con le cose e le idee cristiane e cattoliche. Per farmi capire penso a «Pipetta», il ragazzo cui don Milani scrisse una della sue più belle e più dolenti lettere, scegliendo di stargli accanto anche a costo di apparire lui un ribelle e un disobbediente. C'è stato altro, e di più: ci sono stati, in conseguenza di situazioni obiettive, momenti in cui la giusta e doverosa difesa di principi morali è stata costretta, nei fatti, ad apparire battaglia politica e addirittura partitica, con effetti di grande e duratura portata. Penso all'opposizione di principio alle leggi su divorzio e aborto, giusta e doverosa, che ha preso in concreto la via di battaglia politica e di fattopartitica, assumendo caratteri che nei fatti ne hanno trasformato l'identità, ne hanno impedito la chiarezza, ne hanno compromesso l'esito di testimonianza morale unita, e forse anche quello di efBibliotecaGino Bianco 20 ficacia concreta. Il 1974e il 1981sono parsi, nella loro diversità, momenti nei quali la Chiesa cattolica, come tale, entrava in battaglia politica, per mantenere una esclusiva, per contrassegnare una egemonia, per sottolineare una differenza tutta e solo italiana. Non era cosi, certo, e in assoluto, ma a tanti è apparso cosi, e la sconfitta politica, su due leggi parlamentari discutibili e discusse, si è fatta intendere come sconfitta morale delta stessa Chiesa, della stessa idealità cristiana e cattolica: per soccorrere la Dc in difficoltà con la sua stessa base elettorale la Chiesa italiana ha accettato uno scontro frontale e di principio in cui è mancata la chiarezza delle distinzioni e della pastoralità, che si è stati costretti a recuperare dopo, a fatica, e senza riuscirci del tutto fino ad oggi. 3. Il presente e le sue singolarità. Siamo all'attualità, che risente tuttavia di questa storia controversa e complessa. Da settembre ad oggi, in vista anche delle prossime elezioni politiche, la Chiesa italiana si è di nuovo e più che mai ufficialmente schierata «per l'unità politica» dei cattolici come tali, che è il modo moderno e apparentemente meno compromettente di raccomandare il voto alla Dc. Il cardinale Camillo Ruini si è impegnato, come e più dei suoi predecessori, per far capire a tutti, anche a qualche vescovo che non pare volerlo capire bene, che la
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