Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 25 - febbraio 1992

con qualcuno. Un bisogno perciò che per realizzarsi deve incontrare «l'altro». E ciò in modo tanto più vero quanto meno «veri» sono, o tendono ad essere, oggi, i rapporti interpersonali. Tanto più, anzi, i rapporti interpersonali obbediscono a regole esterne, economiche o sociali, tanto più essi corrono il rischio di essere rapporti «in maschera». Se le strutture economiche e sociali non riconosceranno spazi genuini alla espressioBibliotecaGino Bianco ~-lLBIANCO l.XltROS&) ■111#11 lil ne della persona, esse si frapporranno come veli sempre più opachi alla vera natura dell'uomo che cerca la verifica di se stesso come esistente. È in questo sforzocruciale che gli uomini e le donne possono piegare le regole storiche, economiche, sociali all'esigenza di ritrovare la radice del proprio essere, scoprendo sempre nuovi modi di esprimere se stessi. La solidarietà, dunque, al di là delle 56 declinazioni storiche che nelle diverse epoche sono state realizzate, è un modo originario e potente, di riscoprire la propria radice di umanità come «essere-in-relazione». Questo, a mio parere, è il contributo di senso, per l'esistenza, più vero che, attraverso l'esperienza del volontariato, interpella ciascuno di noi che viviamo dentro le convenzioni, le procedure, gli ammiccamenti, le illusioni della società opulenta.

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