Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 25 - febbraio 1992

stata in modo personale, spontaneo egratuito, tramite l'organizzazione di cui il volontario fa parte, senza scopo di lucro anche indiretto, esclusivamente per fini di solidarietà» - serve pertanto a tracciare l'identità di quel volontariato che si prefigge di prestare la propria opera in convenzione con l'ente pubblico o, quanto meno, di accedere a finanziamenti pubblici. Alla base di questa scelta vi è la preoccupazione ricorrente nel dibattito di questi anni - al di là del rischio sempre avvertito che siano applicate al lavoro volontario discipline lavoristiche o previdenziali estranee a questa fattispecie - rappresentata dal pericolo che le valenze economiche tra le organizzazioni di volontariato e le strutture pubbliche, se non regolate, creino possibili strumentalizzazioni del volontariato o la burocratizzazione e la istituzionalizzazione dello stesso. La leggequadro stabilisce pertanto al suo art. 1 «i principi cui le regioni e le province autonome devono attenersi nel disciplinare i rapporti fra le istituzioni pubbliche e le organizzazioni di volontariato nonché i criteri cui debbono uniformarsi le amministrazioni statali e gli enti locali nei medesimi rapporti». Alle regioni ed agli enti locali infatti, proprio perché più immediatamente ed intrinsecamente vicini alla realtà ed alle sol- _i)JJ, BIANCO lX.11,ROSSO liti@Oiil lecitazioni della comunità locale è affidato il compito di individuare - cosa che in questi anni si è già largamente verificata - una disciplina finalizzala a costituire meccanismi integrali di gestione dei servizi sociali entro i quali l'attività volontaria risulti inserita in modo non occasionale. E sono ancora le regioni ad essere chiamale a regolare con proprie leggi regionali - che per altro anche in questo caso hanno anticipato la legislazione nazionale - la disciplina delle cooperative sociali ed i requisiti che dovranno essere previsti per il loro operare in convenzione con l'ente pubblico e per accedere ai finanziamenti regionali. Sia la legge sul volontariato che la legge sulla cooperazione sociale offrono alle regioni ampi spazi di intervento. Già in questi anni - pur in assenza di una legislazione nazionale di riferimento - quasi tutte le regioni hanno legiferalo in materia di volontariatoe di cooperazione sociale sia con leggi rivolte specificamente a questi settori sia inserendo una previsione normativa all'interno di leggi di riordino di servizi socio-assistenziali. Alle regioni ed agli enti locali, che costituiscono gli organi di autogoverno della comunità e che gestiscono la maggior parte della spesa nei servizi sociali è quindi affidato il ruolo prioritario di gestione del ~ ... A ' .~ 41--< - I ;)- _:. / '~ ~-CÌ, / '. I' w{,/<~ /j' 45 BibliotecaGino Bianco territorio, sia per quanto riguarda la rilevazione dei bisogni e il censimento delle strutture e delle risorse esistenti sia per quanto riguarda il controllo dei risultati. È ad essi quindi che dobbiamo guardare per verificare se nel loro operare riusciranno ad offrire spazi di autentica partecipazione alle formazioni intermedie che si vanno proponendo sempre più numerose nella sfera sociale o se, viceversa, riproporranno le logiche che hanno prevalso finora, a metà tra il clientelare e l'assistenziale. Anche in questa direzione comunque la capacità di stimolo che le organizzazioni sapranno dimostrare avrà un ruolo determinante. Le caratteristiche di autoorganizzazione che le formazioni sociali (siano esse associazioni di volontariato o cooperative sociali) hanno dimostrato in questi anni di possedere non vanno infatti sottovalutale come contributo, forse non determinante, ma certamente significativo, verso una rinnovata organizzazione sociale. Numerose sono infatti le potenzialità che esse possiedono - al di là delle difficoltà odierne di rapporto con le istituzioni - di rappresentare il veicolo di una nuova solidarietà e partecipazione, capace di fare da argine al ricorso al privato con effetti promozionalisia sull'iniziativapubblica sia sull'organizzazionedelle risposte da parte della società civile. .____

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==