.P.tt BIANCO '-Xli.ROSSO ilii•lil•d una Chiesa, come forse è ancora inteso da molti ex comunisti. Infine nel Pds è ancora forte la paura di Craxi e del Psi. Una paura antica che non è stata mitigata dai tanti avvenimenti storici e che, a volte, viene alimentata dall'interno dello stesso Psi con l'inalzamento di «muri difensivi» dal contagio ex comunista quasi dimentichi, alcuni socialisti, di ciò che è successo nel mondo. In questa sommaria ricostruzione devono essere inseriti i rapporti Psi/Pds. L'Italia, come l'Europa, hanno bisogno di grandi movimenti progressisti. In Italia le potenzialità sono enormi. Basti guardare al bisogno di riformare la Repubblica, di rafforzare rendendola efficiente, la democrazia governante, di tutelare lo Stato sociale. I capisaldi per le riforme del sistema sono: l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, del Sindaco e degli altri presidenti, uno sbarramento elettorale che eviti la frantumazioneattuale che non è sintomo di salute del nostro sistema, ogni giorno meno governabile, mentre il bisogno di governo è più forte. Nell'epoca della globalità economica, informativa, militare, del lavoro, delle culture, dell'ambiente; il bisogno di solidarietà è ancora maggiore. Per questo c'è lo spazio per una forza di sinistra, progressista, socialista. Al punto in cui siamo, viste le polemiche in corBibliotecaGino Bianco 19 so, occorre definire un comune metodo di lavoro che consenta di arrivare alle elezioni con obiettivi convergenti su alcune questioni centrali che potrebbero essere: l'impegno a collaborare nella fase costituente che si aprirà dopo le elezioni, la promessa di lavorare per restare in Europa sapendo che questo avrà dei costi nella riorganizzazione dello stato sociale, la convinzione che i rischi di guerra si possono sconfiggere se la pace verrà costruita sulla cooperazione e sulla solidarietà a livello internazionale in materia di assistenza allo sviluppo, di emigrazione, di costo del lavoro, di tutela dell'ambiente e di riconoscimento dei dirilti umani come elemento fondamentale dei rapporti tra gli stati e i popoli. Auguriamoci che ciò sia possibile pur in una competizione elettorale a rischio per tutti, soprattutto per la democrazia italiana. Le polemiche e le scomuniche vecchia maniera per Piero Borghini provenienti dal Pds, non creano ottimismo perché in esse prevale lo sguardo al passato e la paura delle elezioni. È la condizione minima per poter andare oltre il Psi o il Pds nel definire un progetto e un programma con contenuti di democrazia e di solidarietà capaci di sconfiggere i tanti egoismi che nella società civile si organizzano a tutela di interessi particolari.
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