Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 24 - gennaio 1992

ti di singoli e di gruppi, programmi e realizzazioni o mancate realizzazioni. Voidunque comprendete molto bene l'esigenza indilazionabile della riforma del partito per corrispondere alle attese dei cittadini, (attese espresse anche negativamente con la protesta nel voto), e anche per corrispondere alle attese dei cattolici, ultimamente ricordate dal Consiglio permanente della Cei e nel documento della Commissione «Justitiaet Pax» sulla legalità. A questo proposito si potrebbero richiamare opportunamente alcune parabole o alcuni racconti evangelici: quello ad esempio del fico dalle belle foglie,ma senza frutti, che Gesù maledice dopo averne ammirato il fogliame, oggi diremmo i bei discorsi e i nobili propositi. Ma è il frutto che ci vuole! La parabola degli otri vecchi che non vanno più per il vino nuovo: e oggi scorre vino nuovo nelle vene dei giovani, delle società del mondo post-comunista, ci sono in· finite attese e gli otri vecchi non bastano. Ci vuole il coraggio di sostituirli. La parabola della toppa nuova nel vestito vecchio. Ci vuole il coraggio di cambiare vestito, di cambiare strutture, di innovare quanto è necessario ad ogni livello e presto, perché le vecchie topµe rompono il vecchio e il nuovo. Voi vi rendete conto che per un rinnovamento è urgente saper suscitare e fare spazio anche a uomini nuovi e porre le condizioni per una loro militanza di partito che non comporti compromessi con la · CO· scienza. Ma voi potreste dirmi, qui , citando Lu- .P.lL BIANCO l.XltROS.SO l 11111•Mlli ca 4: «Medice, cura teipsuml» Cosa fa la Chiesa? Anche noi abbiamo molte lacune e ritardi, ma qualcosa cerchiamo di fare. C'è stato in questi anni un importante lavoro formativo in particolare nella nostra Diocesi per la preparazione all'impegno sociale e politico. Basta ricordare le nostre scuole per le quali sono passati migliaia di giovani entusiasti e motivati, e che ora sono alla terza edizione biennale. Al lavoro formativo della Chiesa deve però corrispondere una maggiore apertura dei partiti in cui i giovani trovino spazi liberi e autentici di im· pegno al di sopra delle logiche cosiddette correntizie. 4. Certo va tenuto presente l'ambivalenza intrinseca al potere, che è insieme forza orientata alla giustizia, ma anche utilizzabile per il proprio profitto o per il puro prolungamento di se stesso come potere, come anche l'ambivalenza del consenso, necessario alla democrazia, ma da commisurare alla pietra di paragone del vero bene comune. 5. Di qui la necessità, per il politico di ogni partito, della «quadriga aurea» degli antichi, «giustizia, prudenza, fortezza, temperanza», che per il cristiano, poi, si completa nella triade «fede, speranza, carita», il che costituisce la santità del cristiano. La santità è anche per il politico doverosa, anche se umanamente impossibile, e quindi opera della grazia e da chiedersi nella prolungata preghiera: la preghiera di De Gasperi, di don Sturzo, di La Pira. 6. Le sfide sociali del nostro tempo do53 BibliotecaGino Bianco mandano una politica contrassegnata da radici profonde, da vasti orizzonti planetari, da aperture prospettiche lecite verso le future generazioni. Occorre ricordare, come ha fatto il Papa nel discorso sopra citato, che «esiste anche un'altra comunita verso la quale siamo responsabili noi tutti, l'intera umanita, con le sue diverse componenti geografiche e culturali. Le nazioni devono imparare a vivere insieme nel reciproco rispetto, appoggiandosi spesso a strutture giuridiche comuni di carattere sovranazionale, su scala continentale e anche mondiale. Queste istituzioni sono particolarmente necessarie oggi per bandire l'uso della forza come mezzo per risolvere conflitti e per organizzare la cooperazione economica e lo sviluppo». 7. Vorrei infine concludere citando ancora le ultime parole del Papa: «Nei bisogni, nei desideri, nelle lotte, nelle vittorie, e nelle sconfitte della storia, la Chiesa legge sempre il disegno di Dio che continua a proporre la salavezza al mondo mediante suo figlio Gesù Cristo. È attingendo alla sorgente di questa saggezza di Dio che il Papa, e la Chiesa, possono proporre orientamenti nelle vicissitudini del mondo senza mai sostituirsi alle responsabilita propriamente laiche che appartengono agli uomini politici e ai dirigenti dei popoli. Adempiendo al suo dovere di annunciare la verita di Gesù Cristo che e per tutto l'uomo e che illumina e trasforma ogni uomo, anche nella sua vita terrestre, la Chiesa offre ai responsabili dei popoli e a tutti gli uomini il sostegno della Saggezza eterna».

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==