.P!LBIANCO l.XILROSSO liti#iiltl Dopo il protocollIori qualchesviluppoconcreto - I 1protocollo Iri, come del resto era nelle speranze e nelle previsioni del sindacato, ha ingenerato un «effetto imitazione» che, presto o tardi ha attraversato tutto il sistema delle Relazioni Industriali. - Per ovvie ragioni di carattere politico i primi a muoversi sulla scia dell'Iri sono i gruppi delle Pp.Ss. Particolarmente interessante, in questo campo, è lo sviluppo delle Relazioni Industriali tra Fulc ed Eni. In particolare il Ccnl dei chimici Asap del dicembre 1986, nell'istituire i Comitati Paritetici, assegna loro un ruolo che va significativamente più in là della funzione di informazione-consultazione. In primo luogo, infatti, il Comitato Fulc-Asap è costituitoespressamente dai soggetti negoziali: non si tratta quindi di un organismo distinto e specializzato. In secondo luogo l'informazione ha un iter ben diverso da quello del Protocollo Iri: essa infatti non transita verso altri destinatari (i negoziatori)ma, al contrario, ha proprio nei membri del Comitato i soggetti che ne fruiscono. Infine la procedura non produce un parere, ma verifica «... il grado di consenso che il sindacato ritiene di poter realizzare (sulle strategie aziendali)» e individua« ... azioni e comportamenti idonei a realizzare i progetti medesimi (vedi Ccnl Asap Chimici, art. 2, par. 6). Ciò che esce dall'iter procedurale, dunque, non è un progetto aziendale corredato da un parere, bensì un piano su cui le parti hanno realizzato il consenso, e pertanto un vero e proprio accordo. In sostanza, si può dire che il Comitato Asap è «attoa produrre norme» e in ciò sta la più significativa differenza rispetto al Comitato Iri. Riassumendo, possiamo dire che, mentre nelProtocolloIri l'informazione è rivo!- BibliotecaGino Bianco di Walter Galbusera ta ad un organo specialistico separato, che opera un ruolo di controllo e che è finalizzato a miglioramento delle relazioni negoziali tra le parti, nel contratto Asap l'informazione è rivolta ad una sede negoziale, finalizzata a produrre essa stessa l'accordo. Nel sistema delle aziende private la polemica contro il Protocollo Iri è stata violenta quanto di breve durata. Terminata la stagione in cui, sulle spinte di Federmeccanica, le Associazioni teorizzano loscavalcamento delle Organizzazioni Sindacali per stabilire un rapporto diretto ed individuale coi lavoratori, anche gli imprenditori privati iniziano a manifestare disponibilità a muoversi su un terrreno «cooperativo» col sindacato. La prima, parzialissima, manifestazione preventiva tra le parti è stata la costituzione di osservatori (Ccnl Chimici 1986) o banche dati 25 (Ccnl Metalmeccanici 1986)per monitorare le tendenze del settore tramite la registrazione sistematica delle informazioni e «individuare scelte capaci di contribuire alla soluzione dei problemi ... nonché di orientare l'azione dei propri rappresentanti» (Ccnl Chimici 1986, allegato 1) oppure «ricercare valutazioni convergenti» (Ccnl Metalmeccanici 1987, 1 a parte). Siamo, come si vede, ancora nei limiti della «informazione», anche se si ammette che sulla base dell'informazione, le parti possano (anzi, si auspica che debbano), concordare atteggiamenti e politiche aventi obiettivi comuni. Esiste però un limite rigoroso: tale rapporto va mantenuto a livellodi Associazioni e Oo.Ss., e riguardare le politiche generali di settore e le relative ricadute sul terreno economico e sociale. La politica d'impresa resta ancora fuori dalla porta. Con la tornata contrattuale 1990-91viene introdotto il concetto di «esame» (o valutazione) congiunta tra compiti dell'Osservatorio dei Chimici e della banca dati dei Metalmeccanici, nonché tra i reciproci impegni di Cgil, Cisl, Uil e Confindustria (accordo interconfederale 25/1/90). L'informazione, il monitoraggio vengono quindi finalizzati ad una procedura interna alla struttura che la gestisce (l'Osservatorio, la Banca Dati): come si vede un iter molto vicino a quello della consultazione preventiva, anche se non formalizzato nello sbocco del «parere» e non svolto da un organismo separato e distinto dai soggetti negoziali. In qualche modo, un modello che richiama quello del Ceni dei Chimici Eni del 1986. Da rilevare poi che il Ccnl dei Chimici 1990 sfonda la soglia della politica d'impresa, allargando le procedure dell'«esame congiunto» alle aziende con oltre 500
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