Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 24 - gennaio 1992

itl.tL BIANCO l.XILROS&> Mil••iliil luto da Cristo. La Chiesa riuscirà a farsi promotrice di vera pace? Riuscirà a meritarsi la beatitudine destinata agli operatori di pace? Sarà in grado di trasferire la riconciliazione, con la quale Dio ha riconciliato il mondo con se stesso, nelle dimensioni interumane e internazionali?». Che cosa c'è dietro questa preoccupazione, anzi questa specie di incertezza dello stesso pontefice che passa come uomo di grandi sicurezze? Come avviene questa specie di dissolvimento del sentire cristiano in Europa, dopo due millenni di vita? Chi è che produce questa dissoluzione? I vescovi, nella dichiarazione finale del Sinodo, hanno parlato di «seduttori occulti» che minacciano la società europea. All'Est, nell'ex impero sovietico, i seduttori erano visibilmente palesi, spingevano apertamente all'ateismo, addirittura al distacco ufficiale dell'umanità da Dio. In Occidente, da tempo, secondo i vescovi, «i seduttori occulti manipolano la nostra sensibilità e mirano a determinare il nostro modo di agire». Chi sono? Sono coloro che, per motivi di «avere, possesso e piacere», inducono a un ateismo pratico e a un materialismo diffuso: «Inducono a pensare e a vivere come se Dio non esistesse». Qualcuno, come un vescovo cecoslovacco, non ha risparmiato il sarcasmo all'Europa occidentale. «Essa», ha detto, «si trova sotto il totalitarismo democratico del dollaro».Ci sono, naturalmente, credenti sia all'Est (quelli che hanno sofferto persecuzione) sia all'Ovest (che hanno mantenuto la fede), ma in generale BibliotecaGinoBianco 19 l'Europa è stata presentata al Sinodo come «sedotta» dall'ateismo o teorico o pratico. La fatica dei vescovi «missionari» sarà ora quella di liberare il vecchio continente da questa «seduzione». Evidentemente, nemmeno nel pensiero del papa e dei vescovi è tutto pessimismo quello che riguarda l'Europa. Ci sono valori in emergenza che bene si agganciano ai valori cristiani, come il sentimento della libertà, della stessa libertà religiosa, il senso della giustizia, della solidarietà tra i popoli, della conservazione della natura. Ma i «padri sinodali» (così si chiamano in termini ecclesiastici) dicono di essere determinati soprattutto a fermare il nostro continente sulla via della scristianizzazione. Se, però, ci si domanda quali piani per questa operazione di ricupero cristiano siano stati varati dal Sinodo, si deve rispondere che non ci sono. Il papa ha chiesto che, entro un anno, gli siano presentati dei progetti per una struttura centrale di coordinamento di tale lavoro. Una Chiesa incerta, che deve rifare un po' tutto da capo per dissotterrare le radici cristiane del continente. A questo punto alla Chiesa viene posta la questione con quali metodi essa deve presentarsi all'Europa? Ancora con un'immagine di se stessa, madre e maestra che sa risolvere tutto, che sa di tutto? È stato, quasi inopinatamente, il cardinale Ratzinger a porre la questione in un intervento al Sinodo. Il cardinale ha delineato una figura di Chiesa meno loquace, meno narcisistica. «La Chiesa», ha detto \

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