Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 24 - gennaio 1992

i.>-lL BIANCO l.XILROSSO MilkliMid idea di un «partito cattolico». Non basta: il 67% degli intervistati si è dichiarato nettamente contrario agli interventi diretti degli uomini di Chiesa sulle scelte politiche, mentre una grande maggioranza approva la presenza e gli interventi di organismi ecclesiali e religiosi nel campo sociale. E tuttavia c'è anche un altro dato, che deve far riflettere tutti, e soprattutto i politici, e cioè il fatto che per gli italiani l'ispirazione cristiana non deve restare estranea alla politica. Tuttaltro: il 61,6% del campione globale, e il 75,1% dei cattolici praticanti, afferma che l'ispirazione cristiana della politica può avere un senso positivo, e tuttavia ribadisce la contrarietà, quasi speculare, ai condizionamenti religiosi d'autorità sulla coscienza e sulle decisioni degli elettori. A questa realtà pare rispondere, anche se non in modo sempre netto e definito, e addirittura con aspetti che contraddicono apertamente la situazione rivelata dalle indagini suddette, una situazione nuova anche nella Chiesa e nei movimenti cattolici, che procediamo ad esaminare in sintesi. Poi occorrerà interrogarci sull'atteggiamento che chi vuole cambiare le cose attuali può o deve prendere per ottenere il cambiamento desiderato. 2. L'atteggiamento «nuovo»della Chiesa e dei movimenti cattolici. Un rinnovato «collateralismo». - La Chiesa, innanzitutto. Essa ha preso atto, esplicitamente, del fatto che l'appello all'unità politica nella Dc non può più essere fatto in nome delBibliotecaGino Bianco 13 la resistenza al pericolo comunista. Anche nel discorso di Ruini, da cui ha preso le mosse la polemica, c'era questo riconoscimento, e la motivazione esplicita della rinnovata raccomandazione all'unità politica, in pratica il richiamo al voto proDc, era argomentata in altri termini: i valori, la tutela della vita, la difesa della famiglia, la resistenza al secolarismo, all'edonismo, al consumismoecc. Il tutto si colloca in un contesto in cui la presenza esplicita di Chiesa nella società è diventata più vasta, più visibile, più articolata, più decisa. Organismi ecclesiali, associazioni, movimenti., gruppi ufficialmente riconosciuti dalla gerarchia sono attivi nella società .. Gran parte del mondo gigantesco del volontariato è fatto di realtà ufficialmente cattoliche. Sulla spinta dell'insegnamento del Papa al Convegno di Loreto (1986) la Chiesa cattolica italiana si è fatta «presenza» e «forza sociale». In queste circostanze, quindi, continua l'insistenza nella raccomandazione dell'unità politica dei cattolici come sostegno alla Dc che è vista meno sicura che in passato, e bisognosa forse di appoggio non solo spirituale. Il nuovo Concordato ha dato alla Chiesa cattolica, del resto, un riconoscimento ufficiale unico come partner dello Stato e delle istituzioni nella soluzione dei problemi dei cittadini, e non le ha assegnato alcun confine. È un fatto singolare: nel momento in cui Ruini ha ribadito il suo appello a favore della Dc i politici e i giornalisti che hanno creduto di poter invocare i Patti concordatari e sono andati a consultarli hanno scoperto, in ritardo, che il Concordato

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