Il Bianco & il Rosso - anno III - n. 24 - gennaio 1992

i.l.lL BIANCO lXILROSSO Mililiild Pepponenon c'è più. EdonCamillanoncambia? Cattolici e politica. Dopo l'intervento di fine estate del cardinale Ruini, che ha restituito attualità al dibattito sull'unità politica dei cattolici italiani, suscitando imbarazzo, compiacimenti interessati, proteste e discussioni, ed è parso dare ragione alle preoccupazioni del vicepresidente del Consiglio Claudio Martelli sul «neotemporalismo» ecclesiastico, ci sono state le parole di Giovanni Paolo II contro i «clericalismi» di ecclesiastici che vogliano imporre le loro scelte alle coscienze libere dei cittadini, e di laici che pretendano, in politica, di essere gli unici rappresentanti dei cattolici, o addirittura della chiesa. Il meno che si possa dire è che si è trattato di due interventi diversi, e chi ha provato a dire che non erano in contrasto non è stato poi capace di dimostrarlo. Con un articolo del numero scorso «Il Bianco & il Rosso» ha provato a ricostruire l'itinerario storico della presenza dei cattolici in politica, e il cammino per cui in Italia, dopo un primo periodo di «divieto» imposto dalla Chiesa di far politica in prima persona, si sia creata quella unità politica che ha dato origine al «Partito Popolare» prima e alla Dc dopo. Anche se sempre discussa e contrastata, all'interno stesso del mondo cattolico, l'unità dei cattolici nella Dc pare aver retto, sostanzialmente, per decenni. Essa, e le cifre lo hanno sempre detto, non è mai stata assoluta, ma pareva una necessità imposta dalla presenza di un Partito Comunista forte e legato ai regimi atei dell'Est. Ma Ruini ha parlato oggi, e dell'Italia di oggi. E il papa ha parlato oggi, e del mondo di oggi. Oggi ha parlato anche il cardinale Carlo Maria Martini, sia ai dirigenti Dc che si preparavano all'Assemblea organizzativa di novembre scorso, sia in S. Ambrogio sul problema dell'unità europea. Questi due testi ci sono parsi di estremo interesse, pur nella loro diversità, e li offriamo ai nostri lettori come Documento in questo stesso numero. Qui di seguito, invece, intendiamo continuare il discorso iniziato nel numero scorso, per analizzare le nuove posizioni del mondo cattolico e le articolazioni del cosiddetto «nuovo collateralismo» con cui la politica italiana si trova oggi a fare i conti. Nel prossimo numero prenderemo in considerazione, in forma conclusiva, le prospettive degli altripartiti, e soprattutto di quelli della sinistra, di fronte a questa realtà complessa e articolata. È superfluo aggiungere che il dibattito resta aperto ai nostri lettori, e che i loro contributi saranno benvenuti. (G.G.) 11 BibliotecaGino Bianco

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