Il Bianco & il rosso - anno II - n. 23 - dicembre 1991

.P.tL BIANCO \XILROS&) ll•d U IMM«tifl ltA tiii ■ nuova fase della vita politica nazionale. Senza la speranza di un socialismo democratico e liberale il processo de-regolato del capitalismo selvaggio, con l'egoismo e l'invidualismo, il darwinismo sociale, la corsa allo spreco colpevole, alla distruzione sistematica della natura e del1'ambiente, alla mercificazione dell'uomo, alla sua manipolazione indiscriminata è difficile immaginare un progresso economico che non lasci alle sue spalle gravi ed intollerabili squilibri sociali. La riaffermazione della politica è condizione necessaria per regolare lo sviluppo non solo in funzione delle ragioni dell'economia che sono quelle dell'efficienza, ma anche quella della società che sono le ragioni dell'equità. Il rinnovamento della sinistra richiede oggi una inedita capacità di coinvolgere «tutte» le forze riformiste, fatte di credenti e non credenti, in una visione laica della funzione della sinistra, nel rifiuto di ogni tentazione integralista e quindi rispettosa delle ragioni delle diverse fedi, ma soprattutto in grado di operare per rendere l'uomo libero nella integralità delle sue possibilità e ragioni. Crediamo che oggi esistono le premesse per liberarsi di un passato che stenta a morire, per distruggere gli steccati che sulla divergenza ideologica hanno reso largamente possibile la costruzione e il mantenimento di politiche conservatrici. Vapporto dei cattolici è oggi essenziale per il rinnovamento della sinistra e del socialismo democratico e riformista: Le ragioni dell'alternanza passano necessariamente attraverso la riaffermazione della politica della laicità, della solidarietà e della giustizia. In questa prospettiva, ReS invita i propri iscritti e simpatizzanti ad operare - di concerto con i movimenti, le associazioni e i gruppi ., _______ -----" -- 70 del volontariato che operano nel sociale - per favorire i processi di aggregazione e di riaggregazione delle forze di sinistra in un quadro di rinnovamento della cultura e della prassi riformista. In particolare, chiede alle forze e alle organizzazioni sindacali un'iniziativa volta al rinnovamento della politica e della società italiana nella riaffermazione rigorosa delle ragioni dell'autonomia del movimento sindacale, mediante un rilancio dei processi di unificazione delle forze sindacali e una ripresa di un'incisiva mobilitazione per la tutela del lavoro, per la lotta dell'emarginazione, al clientelismo e alla corruzione, contro quanti si illudono di poter utilizzare i sindacati come forze di sostegno a politiche conservatrici. ReS ritiene infine che le prossime scadenze elettorali possano e non debbano essere considerate come appuntamenti di routine, ennesime occasioni perdute o peggio ancora, momenti di ulteriori divaricazioni della sinistra. Chiede pertanto che le elezioni vengano utilizzate da partiti e movimenti della sinistra come momenti essenziali per una riaffermazione delle ragioni unitarie, e che ogni impegno sia indirizzato a favorire la ripresa del dialogo a sinistra, nonché tutte quella iniziative politiche e quelle candidature, - nelle situazioni nelle quali ciò risulta opportuno, possibile e doveroso -, che costituiscono momenti efficaci nella costruzione di una sinistra di governo, rinnovata nella cultura, nel linguaggio e nelle proposte. Si tratta di un primo ma deciso passo sulla via di una cultura dell'alternanza e, in prospettiva, della formazione di una grande forza della sinistra riformista. Bellaria, 27-28 settembre

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