Il Bianco & il rosso - anno II - n. 23 - dicembre 1991

.PJL BIANCO l.XILROSSO i•titt:iiiil A proposito di referendum Questo Dossier. Tempo di raccolta di firme per i Referendum. Nel momento in cui andiamo in stampa non sappiamo se la raccolta delle firme raggiungerà la cifra necessaria alla messa in moto effettiva dei referendum stessi, o se la cosa avverrà, come probabile, solo per alcuni di essi. Potrà anche succedere che qualche referendum non si tenga, nonostante siano state raccolte le firme sufficienti, per il fatto che il Parlamento avràprovveduto di sua iniziativa a cambiare le leggi andando con ciò incontro alle richieste dei proponenti il referendum. Per esempio il 30 settembre u.s. il Governo ha presentato una proposta per l'abolizione del Ministero per le Partecipazioni Statali, che è anche oggetto di uno dei referendum proposti dal Comitato per la Riforma Democratica del prof Massimo Severo Giannini. Evidentemente se il Parlamento approverà laproposta del Governo questo referendum non avrà più ragione di effettuarsi. Riformismo e Solidarietà ha, come tale, preso posizione su alcuni singoli referendum, e questo nostro Dossier è aperto, dopo la introduzione informativa, da un «Documento» che espone, appunto, la nostra posizione. Abbiamo tuttavia creduto giusto, come è abituale nei nostri Dossier, aprire questa nostra «tribuna» anche a tesi eposizioni diverse dalle nostre. Le opinioni che pubblichiamo non riguardano tutti i referendum proposti, non coprono perciò tutto l'arco delle questioni messe in campo. Tuttavia, ci sembra che costituisca ugualmente un contributo a[ dibattito e all'informazione su temi che sono certamente importanti per il nostro Paese: riforme, elezioni, grandi fatti di costume. A suo tempo, se i referendum avranno raccolto le firme, e saranno stati ammessi al voto dalla Corte Costituzionale, avremo l'occasione di tornare sui singoli problemi con approfondimenti e con precisazioni. (G. G.) Dieci referendumdieci Pare possibile, osservando con sguardo da non specialisti al panorama dei referendum le cui proposte sono state depositate, e per cui si stanno raccogliendo le firme, dividere la materia in tre grandi categorie di referendum: elettorali, economici, e di costume. A. I referendum elettorali (Core)) Di questi, che sono tre, si è fatto particolarmente carico il «Comitato per la Riforma Elettorale» (Corel), fondato dall'on. Mario Segni, Dc, che ha ripreso l'ispirazione dei referendum proposti due anni fa e «bocciati» a gennaio scorso dalla Corte Costituzionale. Questi referendum sono al momento tre, ma i primi due sono molto prossimi, riferendosi ambedue alle elezioni per il Senato, ed è opinione diffusa che essi, passando al vaglio della Corte Costituzionale, finiranno, se ammessi, per essere accorpati in uno solo. 1. In concreto il primo referendum, il cui quesito è stato formulato dal prof. Serio Galeotti, costituzionalista, propone che in ciascuno dei 238 Collegi senatoriali, l'elezione avvenga con

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