Il bianco & il Rosso - anno II - n. 21/22 - ott./nov. 1991

,{).lL BIAI\CO lXJtROSSO I •timi I ti <<CentesimusAnnus>>: una discussionenecessaria Questo Dossier. «Il Bianco & il Rosso» ha aperto un dibattito trapolitici, uomini di cultura e sindacalisti, cattolici e no, sul rapporto tra Chiesa cattolica e mondo moderno, sull'onda del «successo» della recente Enciclica «Centesimus Annus», e delle discussioni di inizio estate che hanno seguito l'intervento di Claudio Martelli al recente Congresso del Psi, a Bari. Nello scorso numero abbiamo pubblicato una prima serie di risposte. Sono intervenuti: G. Di Donato, G. Rodano, G. Mattioli, ME. Martini, F. Mortillaro, R. Cananzi, F. Ferrarotti, I. Magli, S. Ceccanti, C. Ciliberto, T. Treu, E. De Marco, G. Cazzo/a, G. Avonto. Qui continuiamo la pubblicazione delle risposte pervenuteci. Per l'introduzione ai temi trattati rimandiamo, naturalmente, a quanto abbiamo pubblicato nel numero scorso, che conteneva anche, sull'argomento, il «carteggio» Camiti-Martelli sul neo-temporalismo e l'Italia di oggi, e una nutrita rassegna dei commenti di stampa che esso ha suscitato. Nel prossimo numero proveremo a tirare una qualche conclusione globale dopo la lettura dei due consecutivi Dossier. (G.G.). Una parolache responsabilizzatutti e nonescludeil socialismoriformista P aolo Doni, padovano, è Direttore dell'Ufficio di coordinamento pastorale della Diocesi di Padova, e ordinario di Morale sociale nella Facoltà Teologica di Padova. - Paretornata in voga l'espressione Dottrinasociale della Chiesa, che sembravasuperatadopo Paolo VI. Con quali conseguenze? «È effettivamente vero. Dopo il famo Intervista a monsignor Paolo Doni di Giovanni Gennari so n. 4 della Octogesima Adveniens pareva che si dovesse parlare in modo più blando solo di insegnamenti sociali della Chiesa. E invece occorre riparlare di dottrina sociale, se vogliamo stare ai testi di Giovanni Paolo Il. Penso ai nn. 1 e 41 della So//icitudo Rei socialis, in cui il discorso è estremamente preciso, e si presenta come un vero metodo originale, un autentico metodo eticoteologico». «Non si tratta dunque di un qualcosa di già fatto, e di definito, ma di una metodologia molto precisa, che i singoli cristiani e le comunità sono invitati a fare proprio». «Ma questo non vuol dire che si è tornati indietro, ad uno schematismo quasi ideologico e rigido. Invece si conferma una proposta della Chiesa, che dal suo deposito di dottrina, dall'insegnamento di Gesù Cristo trae orientamenti

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