Il bianco & il Rosso - anno II - n. 21/22 - ott./nov. 1991

i)JJ, BIANCO '-XltROSW ua•a 111 a~ li formazione professionale e di sviluppo della occupazione. Le regioni dovranno inoltre predisporre convenzioni-tipo per i rapporti tra le cooperative sociali e le amministrazioni pubbliche che operano nell'ambito della regione. Questi adempimenti sono di estrema importanza in quanto l'iscrizione dell'istituenda albo è condizione essenziale per la stipula dei contratti con la pubblica amministrazione, contratti da stipularsi attraverso l'utilizzo del modulo convenzionale. Alle regioni compete infine l'emanazione di norme volte alla promozione, al sostegno e allo sviluppo della cooperazione sociale. <<Terrnaostra>>: vita, ambiente, solidarietà (Una campagna della Federazione dei Verdi) «TerraNostra»: si chiama così una campagna di opinione e di azione, su ambiente, Cooperazione con i Paesi del TerzoMondo e immigrazione degli extracomunitari, che la «Federazione dei Verdi» ha lanciato di recente. Sono tre grandi temi, tre scenari che segnano la fine di questo secolo, e cui finora si è risposto in ritardo e male. Basti pensare ai 5000 miliardi che ogni anno l'Italia spende per la Cooperazione, e che molto spesso vengono distribuiti con logica mercantile e clientelare, addirittura controproducente. Di qui, dunque, le proposte della Federazione dei Verdi, che riprendiamo alla lettera dal -···-··- documento di lancio di «TerraNostra»: « * Imporre la valutazione d'impatto ambientale nei progetti della Cooperazione * Imporre la previsione dei posti di lavoro generati dai progetti di Cooperazione * Destinare il 200Jodei fondi della Cooperazione per iniziative di protezione e risanamento ambientale. * Utilizzare una parte dei fondi della Cooperazione per promuovere attività produttive da realizzarsi con gli immigrati. * Istituire una gestione speciale dell'lnps, a costo zero per l'Amministrazio- ' 18 ne pubblica italiana per permettere ai cittadini extracomunitari di utilizzare parte dei 600 miliardi che essi annualmente versano nelle casse dell'lnps. * Togliereil vincolo della cittadinanza italiana per permettere alle Organizzazione non Governativel'impiego dei cittadini extracomunitari nei progetti di Cooperazione con il Terzo Mondo. * Istituire Fondi regionali, a valere sui fondi della Cooperazione e della Legge Martelli, per la formazione di cittadini extracomunitari e la promozione di attività produttive in Italia e nei paesi di origine. * Destinare il lOOJdoei fondi della Cooperazione per progettare nel Sahel a fine di contribuire a bloccare il processodi desertificazione e per creare posti di lavoro. Il Sahel è infatti il drammatico emblema dell'intreccio tra dissenso ambientale, sottosviluppo, emigrazione. * Diffondere i principi e i concreti comportamenti della «autolimitazione ecologica», ovvero di un consumo che tenga in considerazione i principi dello sviluppo sostenibile e compatibile». «Riformismo e Solidarietà» aderisce volentieri all'appello della Federazione dei Verdi, unendosi così alle numerose organizzazioni, cattoliche e laiche, che hanno firmato il manifesto. Abbiamo chiesto all'on. Gianni Mattia/i di illustrare, per la nostra rivista, il senso primario della iniziativa (G.G.).

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