Il Bianco & il Rosso - anno II - n. 20 - settembre 1991

~.li, BIAl\'(:0 '-Xn. nosso Ui•iil•P Martelli, Carniti, il Papa e la Dc S e Claudio Martelli avesse potuto prevedere quali reazioni avrebbero fatto seguito a quel periodo, una decina di righe di giornale, sul «neo-temporalismo» ecclesiastico e vaticano, si sarebbe autocensurato, o avrebbe parlato lo stesso, e detto le stesse cose? Con i «se» non si fa storia, e neppure, più modestamente, cronaca. I fatti ci dicono che Martelli quelle parole le ha pronunciate, e si sono aperte le cateratte delle reazioni, dei commenti, dei consensi - pochi per la verità -, dei dissensi, - una legione - delle prese di distanza, dei mezzi consensi, e dei mezzi dissensi. Un diluvio, come si è detto. Di qui è nata questa parte de «II Bianco & il Rosso», che si apre con il testo dell'intervento di Martelli, in Congresso, nella parte «incriminata» e discussa, prosegue con le argomentazioni brevissime che, sempre in Congresso, gli ha opposto Camiti, e con i testi delle dichiarazioni e del carteggio che è seguito fra i due. L'ultima parte di questa documentazione riporta, in sintesi, dichiarazioni, brani di testi scritti e di interviste di un gran numero di politici, intellettuali, giornalisti ... Siamo convinti che questo tema, dei rapporti Chiesa-politica, Chiesa-partiti, temporalismo e laicismo, unità e pluralismo politico dei cattolici, rapporto tra cattolici e partiti, compresa la Dc, cui in qualche modo si riferisce anche il «Dossier» di questo numero, è un tema di grande importanza, per l'Italia contemporanea. Morto il comunismo, affermatasi una interpretazione aperta dal cristianesimo in relazione alla modernità e all'azione politica concreta, rivelatasi sempre più indifferibile la realizzazione, anche da noi, di una autentica «alternanza» di governo, l'unità politico-partitica dei cattolici italiani, in teoria superata da circa venti anni, diventa un ostacolo alla riforma della politica. Noi di ReS siamo nati anche con questa precisa coscienza, che non pretende di imporsi, ma rivendica il diritto-dovere di proporsi. E per proporsi fa parlare, ora, i testi di una vicenda eloquente. I commenti nostri, eventualmente, ai prossimi numeri, ma tenendo presente che ReS, in sostanza, si riconosce pienamente negli interventi di Camiti. (G.G.) «Il nuovo temporalismo» Dall'intervento di Claudio Martelli Bari, Congresso straordinario del Psi, 29/6/91 I ntendiamoci, penso che l'ideale democratico della Dc e il suo primato politico abbiano fatto epoca in questo Paese e che, grazie soprattutto alla presenza della Chiesa, essa conservi un'innegabile vitalità. L'ideale della Dc ha fatto epoca, ma la Dc di oggi in particolare la Dc di Gava, di Forlani, di Andreotti, di De Mita è lungi dall'essere satolla, anzi, nessuna ammonizione l'ha percossa e convinta più del biblico «guai ai satolli». E difatti progettano un'epoca nuova, un nuovo cinquantennio. Prudentemente calcolano al peggio per loro il meglio che noi potremmo fare e che forse non riusciremo a fare. E non fac-

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