Il Bianco & il Rosso - anno II - n. 20 - settembre 1991

i)JI. BIAl\CO '-Xli. ROS.~) Ui•iil•ii Primi commenti e «Voci dal sen fuggite» (Fonte: Panorama 1/9/91) «È un fatto interno dell'Unione Sovietica( ...). Non possiamo, per il momento, che prendere atto di questo» (Giulio Andreotti, presidentedelConsiglio). «Lacaduta di Gorbaciov è un affare interno dell'Unione Sovietica» (Mohammed Najibullah, presidentedell'Afghanistan) «I cambiamenti in Urss sono un affare interno del Paese» (Il ministero degliEsteri cinese) «Non è mio compito pronunciarmi sulle questioni interne di un Paese membro dell'Onu» Q'avier Perez de Cuellar, segretario generale dell'Onu) «Perché resto a Cortina? Sepotessi aiutare il povero Gorbaciov andrei a Roma a piedi» (Giulio Andreotti) «Siamoitaliani, ne abbiamo viste tante ...» (Francesco Cossiga) «Mi auguro che Gorbaciov si rimetta e recuperi presto la sua salute» (Navarro Valls, portavoce dellaSanta Sede) «Nessun colpo di Stato si è verificato in questi giorni in Unione Sovietica» (Di,chiarazionedelportavocedel governofinlandese) «È un tentativo di mettere fine allo sviluppo di un processo controrivoluzionario e di trovare soluzioni conformi al socialismo» (Dichiarazione del partito comunistaportoghese) «lo non vedo grandi forze in grado di contrastare, anche militarmente intendo, l'iniziativa dei promotori del golpe» (Romano Prodi, economista) «Il tempo di Gorbaciov finalmente è scaduto» ( Caspar Weinberger, ex capodel Pentagono) «La strada del comunismo resta da percorrere» (Armando Cossutta, Rifondazione comunista) «Salutiamo l'atto coraggioso che ha portato alla caduta di Mikhail Gorbaciov» (Muhammar Gheddafi, presidentelibico) «Felicitazioni per i cambiamenti in Urss, che hanno messo fine alla politica capitolarda di Gorbaciov» (Omar al-Bashir, presidentedel Sudan) «Ride bene chi ride ultimo» (SaddamHussein, presidentedell'Iraq) Il comunicato di ReS Roma, 20 agosto 1991 «Riformismo e Solidarietà» manifesta il proprio sdegno e la propria preoccupazione per il tentativo di colpo di Stato in Urss. Esprime al popolo sovietico, che ha già conosciuto tante pagine di dolore e di oppressione, la propria solidarietà ed il proprio sostegno, nella sua battaglia per impedire un regresso nella storia. Chiede ai propri iscritti e militanti di partecipare a tutte le iniziative popolari per il ripristino della legalità costituzionale in Unione Sovietica. Chiede inoltre che il Governo italiano non riconosca il tentativo di golpe militar-burocratico, esiga con forza la liberazione di Mikhail Gorbaciov, sostenga con tutte le misure utili l'iniziativa di Boris Eltsin, vero capo della resistenza ai golpisti, per il ripristino pieno della legalità. Poiché è esclusivo compito del popolo sovietico scegliere liberamente e democraticamente la forma di governo ed i suoi governanti, chiede che fino al ritorno della piena legalità non sia consentito a nessuno, privato o pubblico, di mantenere o instaurare rapporti commerciali e finanziari di alcun tipo con coloro che stanno tentando un golpe a Mosca. Pierre Camiti, per il Direttivo di ReS

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