iii•iil•P Chiesa di Giovanni Paolo II, ma l'unanimità quasi senza eccezione nelle critiche rivoltegli allarma e mette in sospetto. Suscitano diffidenza, in particolare, l'insistenza inciprignita e il timbro aspro delle ultime repliche di parte vaticana. L 'organo della Santa Sede ha sbattuto inprima pagina, senza tanti complimenti, un articolo in cui, con la scusa di una messa a punto storico-politica, viene invece dichiarato un autentico manifesto ideologico: attraverso il giornale vaticano, la Chiesa (o per lo meno la segreteria di Stato) rivendica orgogliosamente il suo diritto di elaborare e attuare una politica secolare, con la specifica notazione che questo diritto non sopporta limitazioni di sorta, è insofferente a condizionamenti e critiche di parte laica, e vale infine in tutta la sua forza obbligante particolarmente per l'Italia. Su temi come il divorzio e l'aborto, la Chiesa questo non lo dimentica, fu un polo laico e socialista a guadagnarsi la maggioranza degli italiani. L'idea che questo polo si affermi e si consolidi dopo il tramonto del comunismo ateo ma vetero-concordatario, materialista ma conciliare, inquieta qualcuno nelle stanze della Curia. Corriere della Sera, 8 luglio 1991 Card. Angelo Sodano, segretario di Stato Vaticano ... «Certamente fu un 'improvvisazione che con più maturità, forse, avrebbe potuto evitare. Le ulteriori precisazioni confermano che è stato lo sfogo di un momento ... .. .Io non entro in merito del suo giudizio personale - ha detto ancora Sodano - ma certo la Chiesa non merita queste critiche perché è al servizio del popolo. La Chiesa eleva il popolo, lo trasforma, dà degli ideali di vita» ... La Repubblica, 9 luglio 1991 Don Luigi Di Liegro, Direttore Caritas diocesana di -Roma «Credo che Martelli abbia fatto un discorso poco saggio, condannato soprattutto a non essere compreso dalla gente comune. Sarebbe tempo che i partiti laici dissolvessero un antico fantasma: per loro l'impegno dei cristiani significa in fondo voti, clientele per laDc. Non è certo questo il punto». Corriere della Sera, 10 luglio 1991 Beppe del Colle, giornalista Ma il Congresso del Psi ha rivelato anche un paio di umori che vanno sottolineati . .. .L'altro, più grave, è il dubbio che la Chiesa stia facendo troppo bene quello che è il suo dovere: la rievangelizzazione del mondo moderno, che passa anche attraverso il sostegno alle lotte per la libertà e la dignità dell'uomo: e dunque attraverso un 'azione «politica» in senso molto lato dentro la società. Martelli ha riscosso /'applauso più lungo di una relazione disarmante per la sua ovvietà quando, senza che ce ne fosse traccia nel testo scritto, ha accusato il Papa di volere la «riconquista dell'Italia» dopo la Polonia. Altri hanno aggiunto un po' di pepe alla polemica,accusando i cattolici di voler contare nell'Italia di oggi più di quanto i socialisti vorrebbero. Famiglia Cristiana, n. 28, 10 luglio 1991 Franco Ferrarotti, sociologo Alla recente polemica scatenatasi a seguito di alcune di chiarazioni dell'on. Claudio Martelli va riconosciuto se non altro il merito di aver scosso un panorama politico e culturale che sembrava destinato ad affogare nellapalude di pettegolezzi meschini . .. .D'altro canto, questa polemica, rischia però di rispolverare antagonismi antichi che per fortuna di tutti hanno fatto il loro tempo. Non mi sembra giusto e tanto meno, come si dice, «produttivo» esaurirla nei vieti termini di papismo e antipapismo . .. .Da questo deserto morale non fa meraviglia che la Chiesa cattolica emerga, per bocca del Papa, come il più sicuro, se non l'unico, punto di riferimento. Limitare questa egemonia che, con il suo essenziale dogmatismo, potrà divenire soffocante, non è questione di astratte denunce nè di artificiosi scandalismi. Richiede lariscoperta e la consape/ezza piena delle dimensioni morali della vita politica, anche nei suoi aspetti apparentemente più quotidiani e apparentemente scontati. L'Unità, 10 luglio 1991 Bettino Craxi, al Congresso del Movimento giovanile socialista Perché i valori della libertà e della giustizia, e cioè della solidarietà umana, trovano terreno di cultura e di diffusione anche in altre grandi aree di pensiero e in altri movimenti politici. I valori liberali e i valori cristiani si intessono con valori socialisti. Noi siamo un grande movimento e dobbiamo essere un grande movimento di libertà e di solidarietà. Solidarietà sociale contro le diseguaglianze, solidarietà nella difesa dei valori di libertà. A vanti, 12 luglio 1991 Michele Svidercoschi, Movimento giovanile socialista Parto da un punto: l'anticlericalismo vecchio stampp, a patto che lo sia mai stato, non è affatto parte del nostro patrimonio culturale. Il cristianesimo impregna di sè duemila anni di cultura europea e il suo riferimento rimane essenziale in ogni società libera. Non verrà negato mai, ed è un bene che nelle società libere si dedichi a migliorarle. Il temporalismo che noi disapproviamo è, invece, quell'abito mentale che ritiene si possa essere buoni cristiani soltanto votando compatti per un solo partito, magari le altre culture de/l'Occidente, definendo vuote di valori ideali e tese al solo benessere materiale. Ricordando questo, penso a S. Francesco D'Assisi che si dispera per l'esecuzione di un <<fratelloladro», e che mai concepì la sua illimitata fede come mezzo per giudicare gli altri. Mi domando, allora, se ci sia proprio tanta distanza tra noi e i valori cristiani. O se invece, noi, non possiamo dirci un movimento, al pari, laico e cristiano, tutti noi laici e cristiani. Avanti, 12 luglio 1991 Antonio Rizzo, Movimento giovanile socialista La Dc non è un incantesimo da fiaba, è qualcosa di meno fanciullesco e meno favoleggiante, è un partito composto dagli interessi più diversi, (Segni-Gava-Andreatta e Pomicino). 23 La Centesimus Annus ne è la dimostrazione, con un tentativo di appropriazione e di fagocitazione di temi e parole della sinistra. E poi con un esercito di preti, prelati, vescovi, cardinali e amici dei preti e delle gerarachie ecclesiastichepoliticanti, che anche dentro di noi hanno proposto di rivedere
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