Il Bianco & il Rosso - anno II - n. 20 - settembre 1991

_.l>-l-1, lllANO) \Xll,HOSSO iii•iil•P Hanno scritto di loro Rassegna stampa su neotemporalismo e laicità Elena Marinucci, sottosegretario alla Sanità Mi si è aperto il cuore, era ora. Il seminatore di zizzania ha chiamato a raccolta i suoi quattromila generali e gli ha dato il compito di far morire un più alto numero di donne nei paesi del Terzo mondo, o di gravidanze ravvicinate o di aborto clandestino. Dobbiamo stare attenti ad evitare che questa sua pressione così pesante ci respinga verso il medioevo. La Repubblica, 30 giugno/i luglio 1991 Gianni Baget Bozzo, eurodeputato socialista Ha fatto bene - dice - mi sembra una critica giusta perché non è possibile intromettere la legge della Chiesa nella società civile. Per questo è giusta la critica che Martelli rivolge al temporalismo e a questo tipo di moralismo. La Repubblica, 30 giugno/I luglio 1991 Padre Pintacuda, gesuita Non sono affatto sorpreso dalle dichiarazioni di Martelli, del resto da lui ci si poteva aspettare ben altro. È falsa questa accusa di ricerca di nuovo potere che Martelli rivolge all'arcipelago cattolico. In questo articolato mondo si cerca in forme diverse di dare alla gente nuove energie, liberandola dai troppi inquinamenti che è costretta a subire. La Repubblica, 30 giugno/I luglio 1991 Giuseppe De Rosa, gesuita «L'anticlericalismo, purtroppo, è sempre stato un dato essenziale della politica socialista: io non mi sono mai illuso. Credo che i cattolici debbano stare molto attenti, e lo dimostra l'attacco di Martelli al Papa: non c'erano motivi particolari per una polemica contro Giovanni Paolo II, eppure le accuse ci sono state. E forti anche». La Stampa, 1 luglio 1991 Cesare Cavalieri, direttore «Studi cattolici» «Martelli ci ha detto da che parte stanno i socialisti. Dialoghiamo pure. Ma senza equivoci e salti di corsia». La Stampa, 1 luglio 1991 Durante i lavori qualcuno ha voluto, senza un logico motivo, attaccare la Chiesa e il Papa rivelando bassezza di tono, debolezza culturale, meschinità di argomentazioni. Il tutto, però, fondato sul timore di una constatazione: c'è anche in Italia una presenza cattolica con la quale bisogna misurarsi quando sono in gioco i valori che toccano la dignità e la libertà dell'uomo. Di ogni uomo. Gli organi di stam- _____ __,__ ___ I 18 pa informano che l'assemblea è balzata in piedi per applaudire questo attacco. Ventiquattro ore prima il popolo «cattolico» era balzato in piedi di fronte a un «martire»: il Cardinale Gong Pin-mei, Vescovo di Shanghai. Questo popolo «cattolico» era lì, nell'Aula Paolo VI insieme con Pietro; con Giovanni Paolo II, Vescovo di Roma, Primate d'Italia. Con questo popolo, che ha l'intelligenza della fede e della storia, bisogna fare i conti. Con stile e con serietà. Osservatore Romano, 1/2 luglio 1991 Bettino Craxi, segretario del Psi (al Congresso di Bari) Abbiamo colto tutto il valore, l'importanza, la suggestione, del rinnovarsi nei secoli e nell'epoca moderna del messaggio cristiano. Abbiamo sottolineato e sottolineiamo tutta l'importanza dell'impegno sociale della Chiesa, la sua denuncia delle povertà, delle diseguaglianze tra gli uomini, la sua difesa dell'uomo e della sua dignità, la denuncia delle ingiustizie, delle espressioni e delle immoralità delle ingiustizie. Pertanto, quando si scrive che noi siamo oggi in preda a rigurgiti anticlericali, si scrive una cosa molto ingiusta. I motivi anticlericali, in questo nostro Paese libero per tutti, per tutte le religioni, per tutti i culti, per tutte le culture, per tutti i cittadini, possono solo essere riaccesi e rinfocolati dall'attivismo di un clero politicante. Sentiamo tutta la grandezza di quello che Garibaldi chiamava «l'immortale cristianesimo», e chiediamo alla Chiesa cattolica semplicemente e rispettosamente di considerare tutti uguali i cristiani e i cattolici presenti nei partiti politici italiani e nel Partito socialista, secondo il principio dell'autonomia e della libertà politica dei cattolici, che è stato a volte proclamato, ma che è assai più raramente praticato. A vanti, 2 luglio 1991 Sandro Fontana, Direttore de «Il Popolo» .. .Anche in questi ultimi giorni al congresso di Bari noi abbiamo visto che è forte nel Partito Socialista, e ci preoccupa, la tendenza laicista radicale, anticlericale. Se noi andiamo tra i democristiani a fare propaganda contro i socialisti, riscuotiamo successo; così come se andassimo tra i socialisti a fare propaganda contro la Dc, il papa e il mondo cattolico riscuoteremo sempre degli applausi. Ma le persone responsabili devono fare in modo che nella Dc, da un lato, e nel partito socialista dall'altro emergano le tendenze alla collaborazione, al rispetto reciproco, perché si tratta di due identità diverse e soprattutto ci sia la preoccupazione di non cadere vittime dei molti tranelli provenienti da coloro che tutte le volte i socialisti e i democristiani litigano sono

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